Michael Johnson, classe 1988: "L'alcool mi ha distrutto"

La triste storia di una vera promessa del calcio inglese che ha abbandonato il calcio a soli 24 anni perché non è riuscito a controllare il suo vizio
La triste storia di una vera promessa del calcio inglese che ha abbandonato il calcio a soli 24 anni perché non è riuscito a controllare il suo vizio
MANCHESTER (Inghilterra) - Era un talento, una promessa, una futura stella del calcio. Non è riuscito a controllare la sua voglia di esagerare, di bere, di darsi più corpo che anima all'alcool. Michael Johnson, classe 1988, lascia il calcio da giovane senza aver dimostrato niente se non che i vizi, quelli peggiori e incnotrollabili, ti portano sulla cattiva strada e ti lasciano lì, abbandonato e triste. La sua storia sta facendo il giro dell'Inghilterra dove tutto è cominciato e tutto è già finito a soli 24 anni. "L'alcool mi ha distrutto. Sono più deluso di chiunque altro. A causa della mia salute mentale, ho frequentato la clinica Priory per un certo numero di anni. Ora sarei grato se potessi solo vivere il resto della mia vita. L'alcool me l'ha rovinata", ha raccontato l'ex calciatore inglese.
Johnson aveva iniziato la sua carriera ai massimi livelli con il Manchester City nel 2007, e tutto faceva pensare a un grande giocatore. Due anni da protagonista coi Citizens poi il nulla: finito nel dimenticatoio va in prestito al Leicester City nello scorso anno. Tornato nella squadra di Mancini, Johnson ha rescisso il contratto a dicembre. Ma per lui invece di gol e assist solo condanne per reati di alcol e per guida in stato di ebbrezza.
Il centrocampista britannico ha totalizzato con la compagine allenata da Roberto Mancini 37 presenze condite da due reti. Per lui anche 8 presenze tra Under 19 e Under 21. (ITM/Red)







