"Il Pregassona vuole restare ai vertici, poi valuteremo il futuro"

Il presidente dei Red Fox Giuseppe Malacrida parla della sua squadra ma anche della presenza – un po’… ingombrante a parer suo – di un Varese che per primeggiare sta ingaggiando degli stranieri
Il presidente dei Red Fox Giuseppe Malacrida parla della sua squadra ma anche della presenza – un po’… ingombrante a parer suo – di un Varese che per primeggiare sta ingaggiando degli stranieri
LUGANO – Anche quest’anno il Pregassona, diretto nuovamente da Claudio Ghillioni alla transenna e alla scrivania dal sempre simpaticissimo Giuseppe Malacrida, parte con grandi ambizioni nel nuovo campionato unificato di Terza Lega.
Lo stesso presidente parte in quinta quando si tratta di far vedere subito i muscoli: “Sicuramente la nostra intenzione è quella di figurare tra i protagonisti, anche perché siamo stati tra quelli che hanno voluto l’unificazione con la Quarta Lega. Pertanto vogliamo che questo progetto dia i suoi frutti, cercando ovviamente di dare il massimo per essere ancora in cima alla classifica”.
Malacrida non è uno che si nasconde dietro un paravento quando deve esprimere un suo parere, ovviamente il discorso Varese lo tocca personalmente.
“Se ben ricordate, infatti, già l’anno scorso ebbi modo di dire la mia sull’aggregazione di questa squadra nel nostro campionato. Sia chiaro, contro il Varese non ho nulla, anche perché l’ho diretto per otto anni. Soltanto sto vedendo che ora più persone la stanno pensando come me, considerando pure il fatto che gli italiani non potranno essere promossi in Seconda Lega. E poi, per dirla tutta, ora il club si sta rinforzando con degli stranieri per essere il migliore e questo non è giusto per il livello della nostra categoria. Comunque il dado è tratto, ora rimbocchiamoci le mani e cerchiamo di spingere a… tutta per essere all’altezza della situazione”.
Il Pregassona spesso guarda tutti dall’alto, poi però la macchina in un certo senso si ferma perché da parte vostra non c’è l’obiettivo prioritario di salire di categoria.
“Da diversi anni ormai siamo ai vertici e cercheremo di esserlo in questa stagione e se possibile anche nelle prossime. Dobbiamo ovviamente fare i conti nelle nostre tasche perché un’eventuale promozione significherebbe un ulteriore enorme sforzo finanziario che non possiamo permetterci. Poi ci sarebbe l’esigenza di avere più spazio di ghiaccio che per ora non ci viene garantito. Mancano inoltre nuove strutture”.
“Il Ceresio voleva proporre un impianto a Tesserete ma il suo progetto è stato bocciato. Quindi siamo sempre ai piedi della scala: da una parte si continua a fare un discorso rivolto ai giovani, dall’altra le autorità comunali bloccano sistematicamente la strada a qualsiasi iniziativa. Ripeto, la nostra intenzione è di essere ancora i primi della classifica, alla fine della prima fase del torneo faremo le nostre valutazioni. Certo è che se qualche sponsor ci garantisse un’entrata supplementare potremmo rivedere le ambizioni”.
Parlando della squadra, ci sono stati cambiamenti sostanziali?
“L’ossatura resta la medesima, abbiamo inserito alcuni giovani provenienti dal Lugano e dal Chiasso perché la nostra politica resta quella di valorizzare i ragazzi. Non ci sono state partenze importanti, tranne quelle di Alfio Bizzozero e Christoph Silietti per motivi professionali, mentre torna da noi Guido Bizzozzero. Per il resto abbiamo una formazione dal ‘mix’ interessante, speriamo di ripeterci. Dall’inizio di agosto abbiamo cominciato la vera preparazione sul ghiaccio, siamo un gruppo affiatato, un team composto da amici, l’ambiente è bellissimo”.
Come vede il campionato quest’anno?
“Sicuramente equilibrato, non dovremmo più vedere risultati da… pallottoliere. Ci saranno partite anche combattute”.
Foto d'apertura: Glamilla









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