A causa di una serie di lavori nel canton Basilea Campagna i treni diretti sono (quasi) tutti soppressi. Inevitabile? Ce lo spiegano le FFS.
LUGANO - Evento epocale per la regione e per tutta la Svizzera, l'Eurovision Song Contest (ESC) porterà una mobilitazione en masse verso Basilea e aree limitrofe.
Per far fronte a questa vivace, colorata e festante fiumana, i trasporti pubblici della città renana e del cantone si sono mossi di conseguenza, potenziando in maniera importante i trasporti su rotaia e gomma e garantendo treni e navette 24 ore su 24 nelle settimane dell'evento.
Chi volesse recarsi in quel di Basel SBB via treno dal Ticino invece si troverà confrontato con una situazione anomala, ovvero la quasi totale mancanza di treni diretti a causa di una serie di lavori ferroviari.
Fatta eccezione per tre collegamenti fra Lugano e Basilea (delle 12:30, 20:02 e 22:02), infatti, in tutti gli altri casi chi parte dal Sud delle Alpi (vicina Italia compresa) dovrà arrivare fino a Zurigo (od Olten) e poi cambiare per Basilea.
Non un dramma, certo, ma comunque una piccola stonatura - che i più puntigliosi non mancheranno di far notare - nella proverbiale efficienza elvetica.
Sorge quindi spontanea la domanda: ma non potevano essere rinviati? La risposta delle FFS è categorica: no, perché ci sono delle improrogabili scadenze da rispettare.
Sul tavolo, infatti, c'è l'operatività di uno snodo nevralgico che dovrà tassativamente entrare in funzione il 14 dicembre 2025.
Ma di quali lavori si tratta? Dell'espansione su quattro binari a Liestal (BL) che comporta una serie di chiusure sulla tratta e lavori speciali di manutenzione nella galleria Adler (fra Liestal e Muttenz). I lavori, su mandato della Confederazione, sono iniziati lo scorso 24 aprile e si protrarranno fino al 10 giugno. Come riportato nella nota delle FFS: «Sono possibili modifiche di orari e soppressioni su diverse linee.»
Non era possibile pensarci prima? La risposta è sempre no. Se dalla vittoria di Nemo del 2024 alla decisione della città sede svizzera dell'ESC fino all'effettivo inizio della manifestazione (euro)canora sono passati solo pochi mesi, per quanto riguarda i grandi lavori ferroviari le tempistiche sono ben più dilatate.
«Come di solito accade nei cantieri del settore ferroviario, le chiusure dei binari e gli incarichi di lavoro dei macchinari speciali e degli specialisti sono strettamente sincronizzati. Anche le chiusure totali delle tratte principali devono essere richieste con almeno due anni di anticipo. Solo così i pianificatori degli orari possono coordinare le chiusure con quelle di altri cantieri, a livello regionale, nazionale e, nel caso del trasporto merci, internazionale», confermano le FFS, «solo grazie a questo coordinamento le FFS possono offrire ai propri clienti un orario funzionante».
Un ipotetico stop dei lavori, Eurovision o meno, rischierebbe di tradursi in un costoso effetto domino: «Ritardare la messa in esercizio, e quindi i lavori, di diversi anni comporterebbe anche costi aggiuntivi per le casse pubbliche», concludono le Ferrovie.