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L'OSPITENon solo miele, ma fondamento per la sicurezza alimentare

20.05.19 - 17:15
Per le Giovani Verdi: Cristina Gardenghi, deputata in Gran Consiglio per i Verdi del Ticino
Non solo miele, ma fondamento per la sicurezza alimentare
Per le Giovani Verdi: Cristina Gardenghi, deputata in Gran Consiglio per i Verdi del Ticino

Oltre alle api mellifere, esistono in tutto il mondo più di 16'000 specie selvatiche. In Svizzera le varietà presenti sono 615, e capita di vederne svolazzare irrequiete rappresentanti nei campi di tutto il paese, alla ricerca di fiori ed infiorescenze dai più disparati colori. Tale spettacolo è però sempre più raro: infatti, dalla fine degli anni ‘90, le popolazioni di api in tutto il mondo hanno subito un drastico declino, e tale fenomeno non ha risparmiato la Svizzera.

Le cause principali della loro scomparsa sono molteplici. L’utilizzo di pesticidi in agricoltura è uno dei fattori principali, insieme a tutte le pratiche intensive che minacciano la biodiversità. L’urbanizzazione crescente causa la perdita di superfici verdi e di molte specie vegetali, la frammentazione degli habitat e l’impermeabilizzazione dei suoli. Le api sono private della loro fonte di cibo, di spazi e strutture dove poter nidificare. Infine, il surriscaldamento globale contribuisce ulteriormente a deteriorare la qualità degli ambienti e delle condizioni climatiche, mettendo a dura prova le comunità di insetti in generale.

La sparizione delle api non si limita a qualche vasetto di miele in meno. In gioco c’è molto di più: esse contribuiscono all’impollinazione dell’80% delle colture vegetali globali, da cui dipende la base della nostra alimentazione. Se il drastico calo delle popolazioni dovesse continuare fino all’estinzione completa di questi insetti, la sicurezza alimentare globale sarebbe compromessa, così come anche l’approvvigionamento di cotone, materia indispensabile per l’industria tessile. Si stima che il valore del duro lavoro di impollinazione delle api sia tra i 235 e i 577 miliardi di dollari l’anno. Anche se volessimo rimpiazzare l’operato degli insetti impollinatori tramite manodopera umana, ci si può solo immaginare le enormi spese che ne deriverebbero.

È indispensabile dunque porre un freno alla continua scomparsa di questi laboriosi insetti, che, oltre ad essere estremamente affascinanti, costituiscono il fondamento dell’approvigionamento alimentare globale.

Ognuno può implementare delle piccole misure nel proprio quotidiano, come ad esempio creare degli spazi propizi alla nidificazione delle api o piantare fiori selvatici indigeni. Ma delle misure efficaci devono essere prese a livello sistemico. L’utilizzo di pesticidi ed insetticidi non selettivi e tossici per ambiente ed esseri umani in ambito agricolo dev’essere proibito, soprattutto su larga scala.

Dev’essere incentivato il consumo di alimenti o fibre provenienti da agricoltura biologica e rispettosa della biodiversità, anche per quanto riguarda i prodotti importati. Occorrono inoltre misure pianificatorie più severe per frenare l’incessante processo di cementificazione, che erode in maniera irreversibile biodiversità e spazi verdi.

Le api sono alla base del nostro sistema alimentare, ricordiamocene ogni giorno e non solo in occasione della giornata mondiale delle api.

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