La miniserie svedese "La prova" potrebbe essere una delle sorprese del 2025
SAVOSA - Una delle sorprese in positivo di questo 2025 delle piattaforme di streaming potrebbe arrivare da un piccolo prodotto svedese intitolato "The Breakthrough" (in italiano "La Prova"), disponibile dal 7 gennaio su Netflix. Miniserie in quattro episodi tratta da una storia vera, ricostruisce le indagini di un efferato e inspiegabile duplice omicidio avvenuto nella cittadina di Linköping nel 2004. Le vittime furono un bambino, ucciso mentre andava a scuola a piedi, e una donna che aveva cercato d'intervenire.
Seguiamo il detective John nelle indagini per la risoluzione del caso che, nonostante gli enormi sforzi profusi, non portano a una rapida risoluzione e anzi sembrano destinare il fascicolo all'archiviazione. Dopo 16 anni nei quali l'investigatore, interpretato da un ottimo Peter Eggers, ha visto la sua vita privata andare in pezzi per quella che è diventata la sua ossessione, ecco una svolta: una nuova metodologia d'indagine basata sulla ricerca genealogica. È stato lo strumento che ha permesso di catturare negli Stati Uniti il famigerato Golden State Killer.
In Svezia c'è una persona che sembra poter fare al caso di John: è Per, ricercatore che porta avanti da tempo (ma con scarsa attenzione da parte dell'opinione pubblica) questi concetti. Il poliziotto si gioca l'ultima disperata carta prima dell'imminente chiusura ufficiale dell'indagine: cercare di risalire all'assassino partendo dal Dna che ha lasciato sulla scena del crimine. Parte così una vorticosa ricerca tra banche dati, archivi statali e parrocchiali, per ricostruire da una traccia genetica un albero genealogico il cui frutto è proprio la persona che si è macchiata di quel crimine e che da 16 anni la sta facendo franca. Il tutto in una corsa contro il tempo tra ostacoli della burocrazia e delle leggi e le pressioni di una giornalista che vuole pubblicare lo scoop (e che avrà un ruolo inatteso nella vicenda).
"La prova" ha un eroe che non ci aspettiamo: un genealogista che vede nella risoluzione del caso non solo il coronamento della sua carriera finora ignorata dai più, ma anche la dimostrazione di non aver speso anni ed energie invano. Lo stesso vale per il poliziotto, che ha sacrificato la sua vita personale per mantenere la promessa di catturare l'assassino. Allo stesso tempo (ed è qui che la serie, nella sua essenzialità prettamente nordica, offre qualcosa in più di molte altre) c'è uno sguardo più ampio sulla società: è un incrocio di destini, di vite spezzate e di ferite che non si rimarginano. Ma è anche la prova di come l'umanità intera sia in qualche modo (la genetica, in questo caso) collegata in maniera invisibile ma impossibile da spezzare, e di come le azioni di un singolo influenzino intere comunità. Anche a distanza di generazioni.
Il pubblico svizzero sta dimostrando di apprezzare "La Prova", che domenica si piazzava al terzo posto delle serie più viste.