Con “Soul”, Pixar si ricorda di essere Pixar

Con uno spassoso viaggio fra aldilà e aldiqua che diverte e fa anche pensare
Con uno spassoso viaggio fra aldilà e aldiqua che diverte e fa anche pensare
LOS ANGELES - Fiabe per piccoli e grandi ma che spesso hanno dietro un messaggio, o l'esplorazione di un'idea e la ricerca di quel “qualcosa di più”. Da “Toy Story”, passando per “Monsters & co.” fino a “Up”.
Era un po' questo, fino a qualche tempo fa, il fil rouge che collegava le varie produzioni di Pixar. Con l'acquisizione da parte di Disney questo però è un po' cambiato (unica eccezione, il pazzesco “In & Out”) e il tutto ha finito per omogeneizzarsi.
Con questo “Soul”, ultimato durante la pandemia e pubblicato solo su Disney +, Pixar si riscopre tale con un carinissimo – e spassoso – viaggio filosofico.
Protagonista è Joe, spiantato 'sore di musica con il pallino per il jazz, che si trova nell'aldilà dopo aver staccato l'ingaggio della vita. Sarà l'occasione per riflettere, assieme a un anima con (molta) poca voglia di nascere, su cosa rende magica la vita che viviamo.
Insomma, da non perdere, e niente di meglio per queste feste.







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