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GUERRA IN MEDIO ORIENTESe l'economia di guerra sorride a Putin, l'Occidente deve preoccuparsi

09.10.23 - 17:32
Uno shock sul prezzo del petrolio - ma anche del gas - potrebbe nuovamente tradursi in inflazione e recessione.
Afp
Se l'economia di guerra sorride a Putin, l'Occidente deve preoccuparsi
Uno shock sul prezzo del petrolio - ma anche del gas - potrebbe nuovamente tradursi in inflazione e recessione.

LUGANO - Guerra ed economia, connessione scomoda ma con la quale fare i conti.

Sì, perché se oggi appare difficile parlare di business, avendo negli occhi le immagini di morte che arrivano da Israele e dalla Striscia di Gaza, domani l'onda delle conseguenze del conflitto in Medio Oriente potrebbe toccarci da vicino, soprattutto in bolletta. In un film già visto, dopo quanto accaduto in Ucraina.

L'equazione è presto fatta: petrolio, costi (quindi prezzi) e infine politica monetaria, con la sempre discutibile gestione dei tassi di interesse.

L'incognita Iran, gigante petrolifero
In tutto questo, un ruolo decisivo potrebbe giocarlo l'Iran, per ora solo indirettamente parte in causa ma che potrebbe essere coinvolto dalla risposta israeliana.

Teheran fa infatti parte dell'Opec* e nel 2023 si è consolidata tra i primi dieci produttori di petrolio al mondo, con 3,3 milioni di barili al giorno.

E il numero uno della compagnia petrolifera di Stato aveva precedentemente dichiarato di voler aumentare la produzione a 3,5 milioni di barili al giorno. Ma non è tutto, perché Teheran è terzo al mondo in quanto a riserve petrolifere (208,6 miliardi di barili) e, in barba alle sanzioni Usa, sorride anche nell'export, dato che ne invia la quasi totalità in Cina.

Come detto quindi, se oltre che verso Hamas la reazione di Israele si estendesse all'Iran, allora lo shock sul greggio e dunque il conseguente rialzo di prezzi e tassi di interesse, sarebbe tale da provocare quanto meno un brusco rallentamento dell'economia occidentale.

Peraltro già interessata dai tagli alla produzione dettati dall' l'Opec+, che a Giugno ha raggiunto un accordo per estenderli anche alla produzione 2024.

I due "vincitori": il principe saudita Mohammed bin Salman e lo zar, Vladimir Putin.
Ma a trarre beneficio da tutto questo - come scrive oggi Il Corriere della Sera - sono il principe saudita Mohammed bin Salman e lo zar, Vladimir Putin.

Il primo con l'obiettivo di finanziare un piano di diversificazione dell'economia di Riad. Il secondo ne gode politicamente: un aumento dei prezzi negli Usa causerebbe scontento tra gli elettori Usa nei confronti di Biden, proprio in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno

Per ora l'obiettivo dei due sembra centrato, visto che oggi Goldman Sachs ha previsto che il brent salirà «dagli 85 dollari al barile di venerdì ai 100 dollari, entro giugno 2024». E già questa mattina le quotazioni del Wti sono salite del 3,8% a 86 dollari al barile, mentre quelle del Brent si attestano a 87,6 dollari (+3,6%). 

Non solo petrolio.
Sul tavolo non c'è solo un aumento dell'oro nero. Durante le contrattazioni odierne il gas si apprezzava del 10%, fino a 42 euro al megawattora.

Effetto guerra e conseguente incertezza, che genera una corsa all'acquisto dei gestori europei.

*I 14 Paesi fondatori dell'Opec (gruppo di paesi produttori di petrolio) sono: Algeria, Angola, Congo, Guinea Equatoriale, Gabon, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti e Venezuela. Dal 2016 c'è stata l'estensione ad altri 10 Paesi (Russia, Messico, Kazakistan, Azerbaijan, Bahrein, Brunei, Malesia, Oman, Sudan, Sudan del Sud) che hanno dato vita all'Opec+

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COMMENTI
 

Andy 82 6 mesi fa su tio
senza le varie guerre in giro per il mondo "cosa praticamente impossibile "il 99x100 della popolazione mondiale vivrebbe dignitosamente...ma purtroppo in caso di guerre c'è sempre chi si arricchisce minuto per minuto e che muore di fame secondo per secondo..

Voilà 6 mesi fa su tio
Con l'inizio della guerra in Israele l'Ucraina sarà dimenticata.

macello22 6 mesi fa su tio
Han fatto quasi più morti nella Striscia di Gaza in un sol giorno che nella "guerra" in UA. Chi sa come mai dove ci sta una granata ci stanno gli USA, se pensassero prima a risolvere i loro problemi interni e a ripulire le varie isole di plastica cone quella al largo della Florida. Poveri noi.

Peppiniello 6 mesi fa su tio
La Russia, con le sanzioni cadrà, l'economia russa è sul lastrico ; combattono con le pale perchè non hanno più soldi per gli armamenti e blabla blabla

Granzio 6 mesi fa su tio
Risposta a Peppiniello
Al momento la crescita economica russa per il 2023 è al 2,8%, mentre il Pil dovrebbe aumentare del 2,3% l'anno prossimo. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,1% in estate, un record nella storia della Russia moderna. Il prezzo di petrolio e gas (che la Russia ha in grandi quantità e che ora vende ad altri stati) sta salendo rapidamente Purtroppo la Russia va decisamente meglio dell'UE: tutto il resto è contorno.

Dex 6 mesi fa su tio
Risposta a Peppiniello
Spera solo di non ritrovarti in mezzo. Non sai di cosa parli. Bisogna fomentare la pace, non la guerta

Voilà 6 mesi fa su tio
Risposta a Peppiniello
Peppiniello, invece sono la NATO e l'Europa ad essere rimasti senza armi, e con quello che sta accadendo in Medio Oriente non avremo nemmeno la benzina per i carri armati...

TheQueen 6 mesi fa su tio
Risposta a Granzio
Il valore dell’economia russa non supera quello di un paese come la Spagna…ed hanno risorse naturali infinite (che putler sperpera per i suoi obiettivi), altrimenti sarebbero come un paese centroafricano…mettici anche questo nei tuoi dati percentuali

Voilà 6 mesi fa su tio
Risposta a TheQueen
Ma se Putin non sperperasse tutte le risorse sarebbero come un'Emirato Arabo.

Granzio 6 mesi fa su tio
Ecco perchè bisognava lasciare che la guerra tra Russia ed Ucraina facesse il suo corso senza immischiarsi. Illusi coloro che hanno pensato che Putin non avesse preparato tutto nei minimi dettagli in collaborazione con Cina, India e paesi del golfo (... dove si sono trasferiti tutti gli oligarchi). Taaaaacc ! Piaccio o no, l'Ucraina perderà la guerra e l'UE (CH inclusa) andrà in crisi.

Ilmionomeenessuno 6 mesi fa su tio
Risposta a Granzio
Giusta osservazione, bravo

Bandito976 6 mesi fa su tio
arriverà la guerra dei prezzi prima della fine dell'anno

Livio 6 mesi fa su tio
Risposta a Bandito976
Esatto gli USA istigano e vendo armi da sempre, ma 🐓 chi li segue

Riko0971 6 mesi fa su tio
Che si dice della vendita di armi degli USA in forte aumento? Niente? Di solito quando sono in difficoltà istigano guerre per vendere

Golf67 6 mesi fa su tio
Siete arrivati al varco. Prima si rideva di chi affermava che Putin non sarebbe caduto, anzi si sarebbe rafforzato! Ora capite che avrebbe fatto affari comunque. Chissà che qualcuno non tornerà a strisciare da lui per avere prezzi più bassi rispetto ai possibili rincari per via del medio oriente..

Ilmionomeenessuno 6 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
Bravi coloro che non hanno girato le spalle alla Russia e Putin. Vedete che la musica cambia.

Voilà 6 mesi fa su tio
Risposta a Ilmionomeenessuno
Sei d'accordo che non si poteva avvallare l'invasione da parte della Russia? Poi si può discutere sulla neutralità.

TheQueen 6 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
Finché tocca agli altri essere invasi, sono tutti bravi coi numeri e le parole sui social…col didietro al calduccio

medioman 6 mesi fa su tio
Risposta a TheQueen
Non possiamo salvare tutti

medioman 6 mesi fa su tio
Risposta a TheQueen
Ci sono troppi (possibili) conflitti….

Catarro armato 6 mesi fa su tio
Risposta a TheQueen
Detto da colei o colui che come foto a la sgualdrina di un paese che più che guerre e furti in altri paesi e continenti non ha fatto.👍
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