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UNIONE EUROPEAPassi avanti per il pacchetto di misure dell'Eurogruppo

23.04.20 - 20:54
Le dichiarazioni rilasciate dai principali leader europei dopo la videoconferenza odierna
Keystone
Emmanuel Macron, Presidente francese, partecipa alla videoconferenza del Consiglio Europeo.
Emmanuel Macron, Presidente francese, partecipa alla videoconferenza del Consiglio Europeo.
Fonte ats ans
Passi avanti per il pacchetto di misure dell'Eurogruppo
Le dichiarazioni rilasciate dai principali leader europei dopo la videoconferenza odierna

BRUXELLES - La videoconferenza dei leader Ue sulla risposta economica alla crisi del coronavirus è terminata. Secondo quanto riferiscono fonti Ue, i capi di Stato e di governo hanno dato il loro avallo al pacchetto di misure dell'Eurogruppo e di renderle operative per il primo giugno.

Tra le misure figurano il piano della Banca europea per gli investimenti (Bei), il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e il Sure, uno strumento contro la disoccupazione garantito da tutti gli Stati membri che dovrebbe servire a salvaguardare l'occupazione in alcuni Paesi, ad esempio Italia e Spagna, particolarmente colpiti dal nuovo coronavirus.

Inoltre c'è stato un accordo comune a lavorare su un Recovery fund. È stato dato l'incarico alla Commissione Ue di analizzare le necessità e di avanzare una proposta.

Giuseppe Conte - «L'Italia è in prima fila a chiedere il Recovery Fund. Uno strumento del genere era impensabile fino a adesso e renderà la risposta europea più solida e coordinata». Lo ha detto il Premier italiano in una breve dichiarazione dopo il Consiglio europeo spiegando che dal Consiglio Ue è arrivato l'ok «all'urgenza» del piano.

Angela Merkel - «Abbiamo parlato in modo aperto e in spirito di collaborazione», ha spiegato Angela Merkel dopo il consiglio europeo in videoconferenza. «Non su tutto siamo della stessa opinione», ha comunque aggiunto.

Per la ripresa dalla crisi economica, «tutti hanno concordato sul fatto che serva un piano congiunturale, o come viene chiamato anche recovery plan o recovery fund», ha sottolineato Merkel. «Voglio dire in modo molto chiaro che una risposta comune del genere è anche nell'interesse tedesco". "La Germania sta bene solo se l'Europa sta bene», ha aggiunto.

Merkel ha spiegato che non si è stati ancora tutti d'accordo per ora su come finanziare il Recovery fund, «se con sussidi o prestiti». La Commissione ha adesso l'incarico di vedere come dovrà essere architettato e finanziato il Recovery fund.

Emmanuel Macron - «Piani di rilancio dopo questa crisi dovranno essere finanziati e dovranno essere massicci», ha indicato dal canto suo il Presidente francese, parlando dall'Eliseo dopo la videoconferenza. «Bisogna essere all'altezza di questa risposta e decidere il più presto possibile le risposte più forti possibili. Servono trasferimenti di risorse verso i Paesi Ue più colpiti da questa crisi, non dei prestiti», ha sottolineato.

«C'è un consenso sulla necessità di una risposta rapida e forte. Ci sono disaccordi che restano sui meccanismi», ha rilevato il Presidente francese.

«E, dico sinceramente» ha continuato Macron, «se l'Europa deve indebitarsi per fare prestiti ad altri Paesi, allora non siamo all'altezza della risposta. Perché questi prestiti andranno ad aggiungersi al debito che questi Paesi già hanno. E gli squilibri finanziari che ci sono nei Paesi più fragili, più colpiti dalla crisi non risolveranno niente. Questi Paesi avranno semplicemente un prestito in più, non con i mercati, ma con il resto dell'Europa. E non si risolverà il problema di fondo".

Ursula von der Leyen - «C'è solo uno strumento che può portare questa ripresa, ed è il budget Ue legato al Recovery fund», gli «investimenti devono essere anticipati e deve esserci un giusto equilibrio tra sovvenzioni e prestiti», ha sostenuto dal canto suo la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue.

Per disporre delle risorse necessarie ad affrontare la crisi «non servono miliardi ma trilioni di miliardi», ha annunciato la presidente della Commissione, indicando la necessità, almeno per i primi anni, di raddoppiare (dall'uno al due per cento del Pil Ue, ovvero da 1000 a 2000 miliardi di euro) le risorse a disposizione del bilancio Ue.

Charles Michel - «I leader dell'Ue hanno dato il loro endorsement al pacchetto di tre reti di protezione» elaborato dall'Eurogruppo, che include Sure, piano Bei, e Mes, per un ammontare complessivo di 540 miliardi di euro, «ed abbiamo chiesto che diventi operativo per il primo giugno», ha detto il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine della videoconferenza.

«Sono ottimista, anche se il compito è difficile con le diverse sensibilità in Ue e non è una sorpresa ma sento che c'è una forte volontà politica a lavorare insieme e riuscire e costruire compromessi», ha aggiunto Michel.

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COMMENTI
 

GIGETTO 3 anni fa su tio
Francamente parlando non me ne frega nulla dell'UE (fallimentare sotto ogni aspetto) e della vicina Italia (pufatt!).

Summerer 3 anni fa su tio
L'Italia ha vissuto e vive al si sopra delle proprie possibilità finanziarie. Debiti. Ed ora in crisi chiede di fare debiti scaricandoli su altri paesi? Ma quando impareranno? Per fortuna la Germania, AT e NL frenano le idee distruttive italiane.

seo56 3 anni fa su tio
Perché lo dice Conte...?

Summerer 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Copiano gli articoli del corriere della sera... via le agenzie di stampa.
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