50 anni di carcere al giovane killer della scuola di Zagabria

I fatti risalgono a dicembre del 2024. È stata la prima aggressione di massa mai avvenuta in una scuola in Croazia.
ZAGABRIA - Un giovane di 20 anni è stato condannato oggi a Zagabria a cinquant'anni di carcere, pena massima prevista nella legislazione croata, per aver ucciso nel dicembre del 2024 una bambina di sette anni, ferito altri tre alunni - rispettivamente di sette, undici e quindici anni - e un'insegnate di 64 nell'aggressione con un coltello nella scuola elementare Prečko, nell'omonimo quartiere della periferia ovest della capitale croata.
È stata la prima aggressione di massa mai avvenuta in una scuola in Croazia, e la tragedia ha scosso profondamente l'opinione pubblica. Dopo l'aggressione durata pochi minuti, il diciannovenne era fuggito in un ambulatorio distante alcune decine di metri dalla scuola dove, chiudendosi in bagno, aveva tentato di suicidarsi con lo stesso coltello.
La polizia, giunta sul luogo a pochi minuti dalla prima segnalazione, riuscì a fermarlo, mettendolo poi in stato d'arresto. In una breve dichiarazione alla stampa la madre confermò che il figlio, ex studente della scuola elementare teatro della tragedia, soffriva di disturbi psichici.
"Tenendo conto della brutalità dell'esecuzione del reato, commesso con un coltello, e delle numerose ferite subite dalle vittime, il collegio dei giudici ha ritenuto che solo la pena più severa, 50 anni di carcere, possa raggiungere gli obiettivi di prevenzione", ha reso noto il tribunale.




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