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STATI UNITITrump va perseguito per insurrezione? Lunedì la votazione

17.12.22 - 18:43
La Commissione si riunirà dopodomani per la decisione finale
keystone-sda.ch / STF (Rebecca Blackwell)
Fonte ats ans
Trump va perseguito per insurrezione? Lunedì la votazione
La Commissione si riunirà dopodomani per la decisione finale

WASHINGTON - La commissione speciale della Camera americana che da oltre un anno sta indagando sull'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 è arrivata alla resa dei conti.

Lunedì i sette democratici e i due repubblicani che la compongono voteranno pubblicamente per chiedere al dipartimento di Giustizia di presentare almeno tre accuse penali contro Donald Trump, tra le quali quella di insurrezione.

La decisione potrebbe avere un valore puramente simbolico, dal momento che il Congresso non ha il potere di costringere il procuratore generale Merrick Garland ad avviare un procedimento penale, ma rappresenterà comunque un momento molto drammatico per la storia Usa ed è destinata a condizionare il futuro politico dell'ex presidente.

Il rapporto sul quale il comitato bipartisan si appresta a votare è stato redatto da una sottocommissione che ha valutato se ci fossero gli estremi per un'incriminazione penale del tycoon. Mentre erano ampiamente previsti gli altri due capi di imputazione, ostruzione di un procedimento ufficiale e cospirazione per frodare il governo Usa, l'accusa di insurrezione è una novità.

L'anno scorso la Camera Usa ha messo sotto impeachment Trump per incitamento all'insurrezione e i membri della commissione da tempo sostengono che fosse stato lui a fomentare la rivolta che ha segnato la pagina più buia della democrazia americana. Ma chiedere al dipartimento di giustizia di incriminare un ex presidente per questo è un significativo passo in più.

Per motivare l'eventuale incriminazione per insurrezione il rapporto della sottocommissione fa riferimento alla sentenza dello scorso febbraio del giudice di un tribunale distrettuale, Amit Mehta, secondo cui il linguaggio di Trump ha «plausibilmente incitato alla violenza il 6 gennaio 2021». Sottolinea inoltre che, per commettere il reato, l'ex presidente non doveva per forza avere un accordo esplicito con i rivoltosi ma bastava semplicemente che fornisse loro «aiuto o conforto».

La notizia del rischio di incriminazione penale, data in esclusiva da Politico e poi confermata da altri media Usa, è stata subito sminuita da un portavoce dell'ex presidente, Steven Cheung, che ha accusato la commissione di essere «un tribunale illegale composto da partigiani del movimento 'Never Trump' che non fanno altro che tenere processi farsa».

E tuttavia quella che aspetta il tycoon è una settimana difficile. Il giorno dopo questo storico voto, martedì, la commissione sorveglianza della Camera si riunisce per esaminare le dichiarazioni fiscali di Trump e di alcune sue società, ottenute il mese scorso dopo una battaglia legale durata cinque anni grazie ad una decisione della Corte Suprema.

La Ways and Means Committee avrà pochissimo tempo per decidere cosa fare dei documenti dato che a gennaio i repubblicani riprenderanno il controllo della Camera e potranno dettare l'agenda. Tra le ipotesi, anche quella di renderli pubblici con il rischio, per Trump, dell'ennesimo schiaffo.

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COMMENTI
 

seo56 1 anno fa su tio
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