PIL globale tagliato a metà dal coronavirus: «Il più grande pericolo dai tempi della crisi finanziaria»

Lo sostiene un recente rapporto dell'OCSE, i mercati più in difficoltà quelli dell'Eurozona e il Giappone
PARIGI - Il coronavirus è «il più grande pericolo» dai tempi della crisi finanziaria ed espone l'economia mondiale «ad una minaccia senza precedenti»: è l'avvertimento lanciato dall'Ocse alla presentazione dell'Interim Economic Outlook 2019.
Il documento propone due scenari: Uno più favorevole, in cui l'impatto dell'epidemia viene globalmente limitato, e un secondo scenario, il cosiddetto 'effetto domino', con un contagio più generale.
In questa opzione più pessimista il riscihio è che le economie di Eurozona e Giappone finiscano in recessione in seguito a un vero e proprio dimezzamento del PIL globale all'1,5% (dal 2,9% previsto). Nella variante più moderata si parla comunque di un ritocco a 2,4% del PIL.
In entrambi i casi, l'Ocse si appella ai poteri pubblici affinché «agiscano immediatamente per limitare la propagazione del virus».




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