Il governo tedesco ha dato il via libera ai cosiddetti "Gigaliner", tir lunghi oltre 25 metri di lunghezza, a partire dal 2017. Il modello tedesco farà scuola anche in Svizzera?
BERLINO - Arrivano i Gigaliner. Il governo tedesco ha dato il via libera agli autotreni di oltre 25 metri di lunghezza. I giganti della strada potranno infatti circolare sulle strade tedesche a partire dal 2017. La dichiarazione è giunta direttamente dal Ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, in occasione del convegno della BGL, l'Associazione del trasporto merci e della logistica, che si è tenuto ieri, venerdì 18 novembre 2016, a Francoforte.
I Gigaliner non potranno circolare dappertutto - I super bisonti della strada non potranno comunque circolare ovunque, ma su determinate strade, per 11.600 chilometri di lunghezza su un totale di una rete stradale tedesca che ne conta 644.480.
Non oltre le 40 tonnellate - I cosiddetti European Modular System (EMS 25-25) sono lunghi 25,25 metri, 6,5 metri in più rispetto ai tir normali. Nonostante possano portare merce per un peso massimo di 60 tonnellate, a questa tipologia di tir sarà permesso di trasportare non più di 40 tonnellate, come avviene oggi con i camion attualmente in circolazione in Svizzera e nella stragrande maggioranza dei Paesi europei (Scandinavia e Paesi Bassi esclusi). Il vantaggio dei Gigaliner? Le merci voluminose leggere potrebbero trovare più spazio nei nuovi camion. Due di questi Gigaliner potranno quindi sostituire circa tre tir tradizionali.
Ancora due Länder da convincere - Ad opporre restistenza alla messa in strada di questi giganti della strada vi sono ancora due Land tedeschi: il Saarland e Berlino. Settimana scorsa, infatti, è arrivata luce verde dalla 14^ regione, la Renania-Palatinato.
Test in fase di conclusione - La fase di prova iniziata nel 2012 si sta avviando alla conclusione. I test e le estese perizie effettuate, come ha riferito il ministro Dobrindt, avrebbero indebolito le considerazioni dei contrari. Inoltre, secondo lui, non si sarebbe osservato un trasferimento delle merci dalla ferrovia alla strada.
La Svizzera vieta per legge i maxi Tir - Eppure su questo ultimo punto la Svizzera, che nel dicembre del '13 ha vietato per legge i Gigaliner sulle sue strade, teme proprio la diminuzione del traffico combinato, asse portante della politica elvetica di protezione dell'arco alpino e un ulteriore aumento dei tir in circolazione. Anche perché fu proprio fatto in Germania lo studio che dimostra che l'introduzione di camion di questo tipo causerebbe una diminuzione del traffico combinato del 56%.
Due Gigaliner sostituiscono tre Tir "tradizionali" - Tuttavia, come viene riferito dalla Spiegel Online, due Gigaliner sostituiscono tre Tir "tradizionali". Ciò si traduce ad un 25% di emissioni in meno di CO 2. Inoltre le infrastrutture non subirebbero danni, in quanto i camion "giganti" continuerebbero a trasportare merce non oltre le 40 tonnellate di peso, come oggi.
Le critiche di Allianz pro Schiene - A sollevare forti critiche nei confronti della decisione del Ministero dei Trasporti è stata la "Allianz pro Schiene", la Pro Bahn tedesca, che intravede una politica statale a favore del trasporto su gomma e che penalizza, invece quello su ferrovia.
Il timore dell'invasione di maxi bisonti della strada - Inoltre non convince per nulla il risparmio di CO2 che si teorizza potrebbe esserci con i Gigaliner. Dirk Flege, direttore di "Allianz pro Schiene", teme che vi possa essere invece un'esplosione del numero di questi bisonti sulle strade tedesche, già di per sé oberate dalla presenza di migliaia di tir circolanti in tutto il Paese.
E in Svizzera che succederà? - La circolazione di questi tir giganti in Germania sarà sicuramente osservata da vicino dalle autorità elvetiche. Già durante la campagna sulla votazione dello scorso 28 febbraio riguardante il raddoppio della galleria del San Gottardo, gli oppositori avevano sollevato il dubbio che, con il secondo tubo, vi sarebbe stata una maggiore pressione da parte dell'Unione europea affinché la Svizzera aprisse ulteriormente l'asse nord-sud e creasse infrastrutture adatte a questi mezzi giganti, venendo incontro alle lobby del trasporto su gomma, che nutrono forti interessi sul corridoio Genova - Rotterdam.