«La situazione a Sweida è grave»

L'Onu denuncia: ospedali e centri sanitari fuori servizio, mancano cibo e acqua
DAMASCO - È molto grave la situazione umanitaria nella regione meridionale siriana di Sweida. Lo riferisce stamani l'Ufficio Onu per il coordinamento umanitario (Ocha), secondo cui «gli ospedali e i centri sanitari risultano completamente fuori servizio».
«La popolazione deve far fronte a una diffusa carenza di beni di prima necessità: cibo, acqua ed elettricità scarseggiano, rendendo la vita quotidiana insostenibile», si legge nella relazione diffusa da Ocha.
«A destare particolare allarme - si legge - sono le segnalazioni di corpi rimasti senza sepoltura, un drammatico indicatore che solleva serie preoccupazioni per la salute pubblica e il rischio di epidemie».
93mila sfollati - I civili sfollati nel sud della Siria a causa dei sanguinosi scontri armati verificatisi dal 13 al 19 luglio a Sweida sono quasi 93mila, riferisce inoltre Ocha. La maggior parte di loro proviene dai distretti all'interno della stessa regione di Sweida.
Stamani sono cominciati gli scambi di popolazione tra drusi e beduini dopo l'entrata in vigore nelle ultime ore del cessate il fuoco.




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