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MEDIO ORIENTE

L'Europa parla con l'Iran e chiama Trump

Colloqui tra il ministro degli Esteri iraniano e gli omologhi francesi, tedeschi e britannici
AFP
Fonte ATS
L'Europa parla con l'Iran e chiama Trump
Colloqui tra il ministro degli Esteri iraniano e gli omologhi francesi, tedeschi e britannici

GINEVRA - I capi della diplomazia di Germania, Francia e Regno Unito hanno discusso per quasi quattro ore a Ginevra con il loro omologo iraniano, Abbas Araghtschi, in merito a una possibile apertura dell’Iran nel conflitto sul nucleare. I colloqui congiunti con Araghtschi si sono svolti all’hotel InterContinental di Ginevra: sono iniziati intorno alle 15:30 e si sono conclusi verso le 19:00. I rappresentanti di Francia e Germania ravvisano segnali positivi: chiamano in causa Trump, sollecitando un intervento di mediazione con Israele e caldeggiano altri colloqui.

A una settimana dall’inizio del conflitto tra Israele e Iran, i ministri degli Esteri Johann Wadephul (CDU, Germania), Jean-Noël Barrot (Francia) e David Lammy (Regno Unito) hanno cercato di capire se Teheran sia disposta a rinunciare in modo verificabile all’arma nucleare e se ci siano margini per proseguire i negoziati in vista di una soluzione diplomatica. Ai colloqui ha partecipato anche l’Alta Rappresentante dell’UE per la politica estera, Kaja Kallas.

«Il ministro iraniano ha dato la sua disponibilità a proseguire le discussioni sul programma nucleare e su tutti i temi. Attendiamo l'apertura alla discussione, anche con gli Stati Uniti per una soluzione negoziale del conflitto». Lo ha detto, al termine dei colloqui di Ginevra, il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot.

Tuttavia, l'Iran non è intenzionata a interrompere l'arricchimento nucleare, che Teheran sostiene essere per scopi pacifici, ma sono possibili delle concessioni: «forse può essere più basso, ma non lo fermeremo». Lo ha detto Majid Farahani, un funzionario della presidenza iraniana, alla Cnn mentre sono in corso i colloqui a Ginevra.

Il canale diplomatico con l'Iran - ha poi aggiunto - potrebbe «facilmente" riprendere se il presidente Usa Donald Trump ordinasse alla leadership israeliana di interrompere gli attacchi contro l'Iran: «Può facilmente fermare la guerra con una sola telefonata agli israeliani».

Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ritiene, dopo oltre quattro ore di negoziati con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghtschi, che ulteriori colloqui con Teheran per una soluzione diplomatica della crisi nucleare siano utili. «Il risultato positivo di oggi è che lasciamo la stanza con l’impressione che la parte iraniana sia fondamentalmente disposta a continuare a discutere di tutte le questioni importanti», ha dichiarato il politico della CDU dopo l’incontro con i capi della diplomazia di Francia e Regno Unito e con Araghtschi a Ginevra.

Wadephul ha parlato di colloqui molto seri con la delegazione iraniana. «L’intera regione si trova in una situazione estremamente critica, e il nostro obiettivo comune è evitare un’ulteriore escalation e avanzare nei negoziati».
Per gli europei, ha aggiunto, è importante essere coinvolti in questi colloqui. «Ma soprattutto è di fondamentale importanza che anche gli Stati Uniti d’America partecipino a questi negoziati e alla ricerca di una soluzione»,, ha sottolineato.

Gli europei guardano con grande preoccupazione al programma nucleare iraniano, ha detto Wadephul. Per la Germania è di importanza prioritaria che siano salvaguardati gli interessi di sicurezza dello Stato di Israele, al quale la Germania è particolarmente legata. «Questo sarà per noi una priorità in tutti i futuri colloqui», ha ribadito il ministro degli Esteri tedesco

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