Aggressioni sessuali sul set: Gérard Depardieu è colpevole. Inutile la solidarietà di Brigitte Bardot


La Corte penale di Parigi ha emesso questa mattina la sentenza contro l'attore, accusato da due donne. La difesa: «Faremo ricorso»
La Corte penale di Parigi ha emesso questa mattina la sentenza contro l'attore, accusato da due donne. La difesa: «Faremo ricorso»
PARIGI - Dopo aver annullato le diverse richieste della difesa (eccezioni di nullità e richieste di rinvio e di documenti), la Corte penale di Parigi ha emesso questa mattina la sentenza nei confronti di Gérard Depardieu. In primis l'attore francese è stato dichiarato colpevole di aggressione sessuale nei confronti di Amélie, scenografa sul set del film del 2021 "Les Volets verts", una delle due querelanti.
Secondo la corte, inoltre, l'attore è anche responsabile di altre due aggressioni su tre nei confronti dell'altra querelante, Sarah, assistente alla regia sullo stesso set. La condanna complessiva è di 18 mesi di carcere, con pena sospesa. Per il divo del cinema transalpino anche una pena accessoria: ineleggibilità per due anni e iscrizione nel registro degli autori di reati sessuali. Quanto alle cifre, al momento è dato sapere che il condannato, oltre al danno morale, dovrà risarcire con 10 mila euro entrambe le vittime, previsti anche due ulteriori esborsi da mille e due mila euro.
Assente l'imputato - Alla sentenza era presente il pool legale della star, assente invece Depardieu che è attualmente impegnato in Portogallo nelle riprese di un film diretto da Fanny Ardant. Il Tribunale ha creduto ai racconti delle accusatrici, non altrettanto si può dire invece delle spiegazioni dell'imputato. Specie quella per la quale aveva riferito di aver dovuto afferrare una delle due accusatrici per il fianco per evitare che scivolasse, ritenendola «né convincente né plausibile».
La difesa farà ricorso - Ma non solo, il presidente del tribunale ha stigmatizzato l'atteggiamento della difesa con parole dure, sostenendo che «i diritti della difesa non possono legittimare commenti oltraggiosi e umilianti che minano la dignità delle persone. Le parti civili sono state esposte a una difesa estremamente offensiva». Dopo la lettura della sentenza, l'avvocato dell'artista Jérémie Assous ha annunciato che presenterà ricorso.
Accolta dunque la richiesta dell'accusa che aveva chiesto 18 mesi con sospensione condizionale della pena per il 76enne, accusato di violenza sessuale da due donne.
Come detto, si tratta di Amélie, 54 anni (che si è detta «molto commossa» dalla decisione dei giudici), e un'altra donna, Sarah, di 34, entrambe assistenti alla scenografia e alla regia nel film "Les volets verts" di Jean Backer. Entrambe accusano l'attore francese di violenze sessuali, molestie e offese sessiste durante le riprese.
Il processo si era concluso a fine marzo. I fatti contestati dall’accusa risalgono al 2021 per quanto riguarda Amélie, che accusa Dépardieu di averle fatto proposte oscene davanti a tutto il cast del film, mentre l'altra donna sostiene di essere stata ripetutamente toccata durante le riprese.
«Non vedo per quale motivo io mi divertirei a palpare una donna, delle natiche, dei seni, non sono mica un palpeggiatore in metropolitana», aveva detto durante la seconda udienza l'attore che, per bocca del suo avvocato, aveva detto: «Tutte le accuse sono delle falsità».
Brigitte Bardot difende l'attore - A difendere l'imputato, nelle scorse ore, era stata eccezionalmente Brigitte Bardot. L'attrice novantenne, in un'intervista televisiva, si era detta infatti contraria al femminismo («non fa per me, mi piacciono gli uomini»), difendendo poi Gerard Depardieu e Nicolas Bedos (entrambi al centro di simili accuse a sfondo sessuale). «Si potrebbe almeno lasciarli vivere, non possono più vivere», aveva detto di loro il mito del cinema francese, aggiungendo poi che «dopo quello che gli è accaduto, non troveranno più molto lavoro».