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Bottiglie e petardi contro la polizia: la guerriglia degli attivisti sgombrati

Decine di giovani del centro sociale Askatasuna sono scesi in piazza questa sera per protestare contro la chiusura del centro.
Foto Imago
Fonte ats
Bottiglie e petardi contro la polizia: la guerriglia degli attivisti sgombrati
Decine di giovani del centro sociale Askatasuna sono scesi in piazza questa sera per protestare contro la chiusura del centro.

TORINO - Il centro sociale Askatasuna di Torino, di Autonomia Contropotere, è stato sgomberato stamattina dalla Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (Digos) della polizia di Torino. Un provvedimento più volte richiesto dai partiti di centrodestra, sia locali che nazionali. «Dallo Stato un segnale chiaro: non ci deve essere spazio per la violenza» in Italia il commento immediato del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

Stasera gli attivisti sono scesi in strada lanciando bottiglie e petardi contro la polizia. «Possono chiudere, sgomberare o arrestarci, ma ci troveranno sempre nelle strade. Sgomberare Askatasuna è la volontà chiara di un governo fascista di contrastare le manifestazioni oceaniche per la Palestina» le parole di alcuni di loro.

C'è stato anche un tentativo di rientrare nella palazzina, respinto dagli agenti. Le scuole vicine al centro sociale oggi sono rimaste chiuse e lo saranno anche domani, per evitare pericoli di altre proteste.


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