La misura è stata revocata dopo che i tecnici dell'Unità di analisi dell'aria hanno verificato che non ci sono rischi per la salute.
BARCELLONA - Si revocano per il momento le restrizioni alla mobilità della popolazione" dei cinque comuni della Catalogna interessati dalla nube tossica sprigionata da un incendio in una fabbrica di prodotti chimici per la manutenzione delle piscine. Lo ha annunciato l'assessore all'Interno del governo catalano, Nuria Parlon, in dichiarazioni alla tv pubblica TVE.
Parlon ha segnalato, tuttavia, che si tratta di "un confinamento dinamico, che può essere ripristinato in qualunque momento se sarà necessario, in funzione delle condizioni del vento".
La misura è stata revocata dopo che i tecnici dell'Unità di analisi dell'aria hanno verificato che non ci sono rischi per la salute pubblica.
L'incendio ha interessato nella notte un capannone industriale dove erano stoccate 70 tonnellate di pasticche di cloro. Solo due persone sono state assistite per sintomi di intossicazione, anche se sono state oltre 600 le chiamate giunte al 112.
Il proprietario della fabbrica colpita, la "CleanWater", Jorge Vinuelas, ha ipotizzato in un'intervista radiofonica a RAC-1 che l'incendio possa essere stato provocato da una batteria al litio. Vinuelas ha assicurato di avere "tutti i permessi previsti dalla normativa" per lo stoccaggio del cloro.