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SIRIA«Assad è introvabile»

07.12.24 - 20:29
Le autorità siriane dichiarano che il presidente non è fuggito. Ma a Damasco risulta irreperibile. Il regime ha i giorni contati?
keystone-sda.ch / STR (Omar Albam)
Fonte ats
«Assad è introvabile»
Le autorità siriane dichiarano che il presidente non è fuggito. Ma a Damasco risulta irreperibile. Il regime ha i giorni contati?

DAMASCO - Il presidente siriano Bashar al-Assad non si trova da nessuna parte a Damasco. Lo scrive l'emittente statunitense Cnn citando una fonte a conoscenza della situazione.

La linea ufficiale dell'ufficio del presidente siriano è che Assad non è fuggito dalla capitale. Ma la fonte sostiene che non si trovi in alcuno dei luoghi della città in cui ci si aspetterebbe di trovarlo.

La guardia presidenziale di Assad non è più schierata nel suo solito luogo di residenza, come dovrebbe se fosse lì, ha detto la fonte, alimentando le speculazioni che possa essere fuggito dalla capitale del paese.

Il regime ha i giorni contati?
Secondo cinque alti funzionari statunitensi, citati sempre da Cnn, il regime di Assad cadrà in pochi giorni. «Probabilmente entro il prossimo fine settimana il regime di Assad avrà perso ogni parvenza di potere», ha sottolineato una delle fonti precisando che «l'unica cosa che potrebbe fermare l'avanzata dei ribelli sarebbe un colpo di Stato ben organizzato, ma Assad ha fatto un buon lavoro nel soffocare ogni potenziale rivale».

Si pensa già al dopo
Le potenze occidentali, l'Onu e l'Unione europea (Ue) si sono dette d'accordo oggi nell'avviare a Ginevra colloqui intersiriani per gestire il paese dopo la fine del regime del presidente Bashar al-Assad ed evitare «un bagno di sangue» nel paese, coinvolgendo nei negoziati sia esponenti «presentabili» del governo siriano - esclusi quindi Assad e il fratello - sia rappresentanti di Hayat Tahrir ash Sham (Hts), la coalizione jihadista che guida dell'offensiva militare cominciata il 27 novembre scorso.

Lo si apprende da un documento riservato, visionato dall'agenzia di stampa italiana Ansa, della riunione svoltasi oggi a Doha (Qatar), tra i rappresentanti di Usa, Francia, Germania, Regno Unito, Ue e Onu.

Secondo fonti presenti alla riunione, a cui ha partecipato anche l'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Geir Pedersen, dall'incontro è emersa la volontà occidentale di avviare nella città di Calvino la settimana prossima un processo di transizione politica post Assad che «eviti nuovi spargimenti di sangue», che allontani lo spettro «del collasso dello Stato siriano» (distinto dal regime), e che metta allo stesso tavolo tutte le parti coinvolte: a partire da esponenti del sistema di Assad, ma non direttamente collusi col presidente e col fratello Maher, quest'ultimo da decenni a capo della guardia dei pretoriani.

Secondo il documento riservato, al tavolo di Ginevra saranno invitati anche esponenti dell'avanguardia dell'offensiva militare, ossia Hts, guidata dal leader ed ex capo di al Qaida in Siria, Abu Muhammad al Jolani.

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