Stando a Pechino quanto sta avvenendo in questi giorni «è una nuda provocazione militare, è fonte di rischio»
PECHINO - Le navi da guerra e gli aerei militari americani «hanno viaggiato per migliaia di miglia vicino alla Cina» in provocazioni «alle porte delle sue acque territoriali e del suo spazio aereo», insistendo sull'avvicinamento e sulla ricognizione «per mettere in mostra il proprio potere».
Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, in risposta all'aggressività cinese rilevata begli ultimi episodi denunciata dal portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby che potrebbe portare a incidenti, ha replicato che le operazioni americane non sono finalizzare a «salvaguardare la libertà di navigazione, ma a promuovere l'egemonia della navigazione. È una nuda provocazione militare, è fonte di rischio».
La Cina ha «sempre rispettato i diritti di navigazione e di sorvolo di cui godono tutti i Paesi in conformità con il diritto internazionale, ma si oppone fermamente all'uso della libertà di navigazione e di sorvolo in nome del pericolo per la sovranità e la sicurezza della Cina. L'esercito cinese ha effettuato una risposta navale e aerea in conformità con le leggi e i regolamenti e le misure pertinenti erano professionali, legali e ragionevoli».