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Stando a quanto dichiarato da Pechino, gli Usa avrebbero effettuato numerose ricognizioni e «manovre aggressive non necessarie»
PECHINO - La Cina accusa gli Usa di mettere in atto «azioni provocatorie e pericolose» nei cieli del mar Cinese Meridionale. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, in merito a quanto denunciato dal comando Indo-Pacifico americano secondo cui gli aerei militari cinesi hanno effettuato «manovre aggressive non necessarie», ha replicato che «gli Stati Uniti hanno spesso inviato navi e aerei per condurre ricognizioni ravvicinate contro la Cina per lungo tempo, mettendone in pericolo la sovranità e la sicurezza nazionale. Tali azioni provocatorie e pericolose sono la causa principale dei problemi di sicurezza» nell'area.
Il Comando Usa dell'Indo-Pacifico ha rilasciato martedì una dichiarazione e un video di 20 secondi su una «intercettazione non professionale da parte di un caccia da combattimento cinese J-16 di un aereo statunitense RC-135 sul mar Cinese meridionale», in merito a un episodio avvenuto il 26 maggio.
Il pilota dell'Esercito popolare di liberazione, si legge nella nota, «ha volato direttamente davanti al muso dell'RC-135, costringendo l'aereo statunitense ad attraversare la sua turbolenza di scia. L'RC-135 stava conducendo operazioni sicure e di routine sul mar Cinese meridionale nello spazio aereo internazionale, in conformità con il diritto internazionale».
Pertanto, gli Usa «continueranno a volare, navigare e operare - in modo sicuro e responsabile - ovunque il diritto internazionale lo consenta, e la Forza congiunta Indo-Pacifica degli Stati Uniti continuerà» a farlo «con il dovuto rispetto per la sicurezza di tutte le navi e gli aeromobili in regime di legge internazionale. Ci aspettiamo che tutti i Paesi della regione Indo-Pacifica utilizzino lo spazio aereo internazionale in modo sicuro e in conformità con il diritto internazionale».
Mao, nel briefing quotidiano, ha aggiunto che «gli Usa dovrebbero subito interrompere tutte le pericolose azioni provocatorie», assicurando che «la Cina continuerà a prendere ogni misura necessaria per salvaguardare con fermezza la propria sovranità e sicurezza».
