Cerca e trova immobili
RUSSIA

Lo "stretching" delle armi nucleari di Putin

Mosca ha avviato oggi le manovre Grom. Tra i test anche il lancio di un missile Yars «in risposta a un attacco nemico»
Reuters
Il momento del lancio di un missile Yars dal cosmodromo di Pleseck durante l'esercitazione.
Lo "stretching" delle armi nucleari di Putin
Mosca ha avviato oggi le manovre Grom. Tra i test anche il lancio di un missile Yars «in risposta a un attacco nemico»
MOSCA - Anche un'esercitazione militare può contribuire a soffiare sul fuoco dell'escalation se a condurla è una nazione che si trova attualmente in guerra con un altro paese e, indirettamente, anche con l'Occidente. Ed è quanto ...

MOSCA - Anche un'esercitazione militare può contribuire a soffiare sul fuoco dell'escalation se a condurla è una nazione che si trova attualmente in guerra con un altro paese e, indirettamente, anche con l'Occidente. Ed è quanto ha fatto la Russia che, nel rispetto di quanto aveva programmato, ha dato il via questa mattina alle cosiddette manovre "Grom". In italiano, Tuono. E in queste ha trovato spazio la simulazione di un «massiccio attacco nucleare, condotto dalle forze strategiche» del Cremlino «in risposta a un attacco nucleare nemico». Parola del ministro della Difesa, generale Sergei Shoigu.

A riferirlo è l'agenzia statale russa Tass, che spiega inoltre come nell'esercitazione siano stati lanciati anche un missile balistico intercontinentale Yars (vedi foto), dal cosmodromo di Pleseck, e un missile balistico Sineva, dal Mare di Barents fino al sito di test di Kura, nella Kamchatka. Il tutto sotto gli occhi del presidente Vladimir Putin, che ha assistito da remoto. Se è vero che le manovre rientrano nella routine programmata di Mosca, lo è altresì il fatto che queste scandiscono una fase della guerra in Ucraina in cui da giorni si parla delle cosiddette "bombe sporche". Delle presunte operazioni false-flag che potrebbero vederle impiegate. E, sullo sfondo, c'è sempre quello spettro nucleare al contempo improbabile e possibile.

Ecco che quindi, al "fare stretching" dell'intera macchina bellica al servizio di Putin - seppur «notificato» agli Stati Uniti, come da prassi - viene corrisposto un generale stato di allerta amplificato da parte delle cancellerie occidentali. Mosca, ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, «sta rispettando i suoi obblighi di controllo e di trasparenza sugli armamenti». Tutto nella norma quindi. Eppure la tensione continua a salire.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE