Dalle fragole all'ospedale con l'epatite A

Dei frutti probabilmente contaminati e venduti nelle scorse settimane sarebbero all'origine di un’epidemia
WASHINGTON / OTTAWA - California, Minnesota e Canada. È stato emesso un avviso ai consumatori relativo a delle fragole vendute in numerosi supermercati e che sono probabilmente veicolo del virus dell'epatite A. Almeno venti persone sono finite in ospedale.
I frutti contaminati sono stati acquistati tra il 5 marzo e il 25 aprile, motivo per cui la loro durata di conservazione è in realtà scaduta. Ma, sottolinea la Food and drug administration, è possibile che le fragole siano state utilizzate per produrre delle conserve come la marmellata o semplicemente congelate per un uso futuro. Vendute, tra gli altri, da Aldi e Walmart, sono state prodotte biologicamente da FreshKampo e HEB.
Negli Stati Uniti sono stati registrati 17 casi di epatite A, 15 solo in California, e una dozzina di persone ha necessitato cure ospedaliere. Le autorità canadesi hanno confermato almeno 10 casi. L'epatite A può intaccare il fegato e generalmente le derrate contaminate sono state a contatto con delle feci a loro volta contaminate.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!