Cerca e trova immobili
ITALIA

Si ribalta un bus, tre suore perdono la vita

Il pulmino era di un istituto religioso. Anche altri 10 passeggeri sono rimasti feriti
Archivio Deposit
Fonte ats ans
Si ribalta un bus, tre suore perdono la vita
Il pulmino era di un istituto religioso. Anche altri 10 passeggeri sono rimasti feriti
BARI - Sono tre - e non quattro come precedentemente riferito dagli investigatori - le suore decedute nel tragico incidete stradale avvenuto domenica sera lungo la A16 tra Candela e Cerignola nel Foggiano. Dieci sono invece i feriti trasportati negl...

BARI - Sono tre - e non quattro come precedentemente riferito dagli investigatori - le suore decedute nel tragico incidete stradale avvenuto domenica sera lungo la A16 tra Candela e Cerignola nel Foggiano.

Dieci sono invece i feriti trasportati negli ospedali di Cerignola, Foggia ed uno a San Giovanni Rotondo. Si tratta di suore tutte appartenenti all'ordine dei Salesiani del Sacro Cuore.

Le religiose provenivano da Formia dove avevano partecipato a degli «esercizi spirituali» ed erano di ritorno nei rispettivi istituti religiosi tra Molfetta, Bari e Lecce. Sul posto è intervenuto anche un'unità di elisoccorso, oltre al personale delle ambulanze. Il mini bus a bordo del quale viaggiavano le vittime è uscito strada, probabilmente a causa dello scoppio di uno pneumatico, ribaltandosi.

Ieri sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno estratto le vittime dalle lamiere del mini bus utilizzando un'autogru. Per tutta la sera lungo quel tratto di strada si sono verificate lunghe code di auto.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE