Registrati almeno 660'000 morti in più dall'inizio della pandemia
MOSCA - La popolazione naturale della Russia ha subito negli ultimi 12 mesi il suo più grande declino in tempo di pace, stando a un'analisi delle statistiche ufficiali del governo. La popolazione naturale - cifra che conta le morti e le nascite registrate, escludendo gli effetti della migrazione - è diminuita infatti di 997'000 unità tra ottobre 2020 e settembre 2021. Lo rivela il demografo Alexei Raksha, in un articolo pubblicato su Nezavisimaia Gazeta.
Il calo viene individuato mentre la Russia continua a vedere un numero record di morti a causa della pandemia. Il Paese ha registrato almeno 660'000 morti in eccesso dall'inizio della crisi legata al Covid-19.
La popolazione totale della Russia (circa 145 milioni) è inferiore a quella di quando il presidente Vladimir Putin è salito al potere nel 2000, nonostante l'annessione della Crimea da parte di Mosca nel 2014, che ha aggiunto due milioni di persone alle statistiche ufficiali della popolazione russa.