Misure anti-Covid: no alle scalate sull'Everest

Il Governo cinese ha deciso di vietare l'ascesa alla vetta più alta del mondo dal suo territorio.
Si teme un'ondata di contagi portata dal contatto con gli scalatori provenienti dal lato opposto, il Nepal.
PECHINO - Vietato scalare l'Everest. È questa la nuova disposizione presa dalla Cina volta a contenere il Coronavirus. Il Governo ha cancellato ogni licenza di ascesa della vetta dal suo versante per evitare qualsiasi rischio di contaminazione da Covid-19 in casi di eventuali contatti con gli scalatori del lato nepalese.
Mentre i suoi confini sono praticamente chiusi da marzo 2020, Pechino è ora alle prese con il contenimento delle infezioni intorno alla vetta più alta del mondo: il Nepal, infatti, è duramente colpito da una seconda ondata epidemica, quando lo Stato himalayano aveva in programma di rilanciare il suo turismo quest'estate dopo una stagione 2020 azzerata.
In considerazione della situazione sanitaria, «tutte le attività per scalare l'Everest sono cancellate», hanno riferito i media cinesi, secondo cui la decisione è stata presa dall'Amministrazione sportiva cinese.
All'inizio della settimana, la Cina aveva annunciato l'installazione di una «linea di demarcazione» in cima all'Everest per proteggersi dal Coronavirus, senza specificare nel concreto le iniziative che sarebbero state adottate.




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