Netanyahu chiede la grazia

La richiesta è stata inoltrata al presidente Isaac Herzog
TEL AVIV - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sotto processo per corruzione, ha presentato una richiesta formale di grazia al presidente Isaac Herzog. Lo riferiscono i media israeliani, che citano una dichiarazione dell'ufficio di Herzog.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, la richiesta è stata presentata al Dipartimento Legale dell'Ufficio del Presidente dall'avvocato di Netanyahu, Amit Hadad. «In conformità alle linee guida e alle procedure, la richiesta è attualmente trasferita al Dipartimento delle Grazie nel Ministero della Giustizia, che raccoglierà i pareri di tutte le autorità competenti», ha comunicato l'ufficio presidenziale.
«Successivamente, tali pareri saranno trasferiti al Consigliere Legale dell'Ufficio del Presidente e al suo team, che formuleranno un ulteriore parere per il Presidente». I capi di imputazione che pendono sul Primo ministro di Israele in questo filone d'inchiesta vanno dalla frode alla violazione della fiducia per arrivare all'accettazione di tangenti. Netanyahu è sotto processo dal 2020.
«Chiedo di prendere in considerazione la concessione della grazia allo scopo di lasciarmi continuare a operare interamente per il bene dello Stato di Israele, senza che il processo giudiziario in corso continui a dividere il popolo e a influenzare decisioni governative» ha scritto Netanyahu nella lettera a Herzog, che accompagna la richiesta di grazia. «Il procedimento giudiziario nei miei confronti contribuisce ulteriormente a tali fratture», mentre c'è «la necessità di una riconciliazione nazionale tra tutti i cittadini», scrive il premier pur rivendicando la sua innocenza.
Il presidente può concedere la grazia dopo la condanna e, solo in rarissimi casi di interesse nazionale, anche durante il procedimento. E comunque sempre su richiesta della persona interessata o di un suo familiare stretto. A metà novembre Donald Trump aveva inviato una lettera a Herzog affinché concedesse la grazia a Netanyahu. Il capo dello Stato aveva risposto che il premier avrebbe dovuto «presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite». Il presidente israeliano, nel commentare la richiesta avanzata dal premier, ha detto che «la esaminerò con responsabilità e sincerità, dopo aver ricevuto tutti i pareri pertinenti, consapevole che si tratta di una richiesta straordinaria che comporta implicazioni significative».
L'ufficio di Herzog ha fatto sapere che il presidente esaminerà la richiesta «con responsabilità e sincerità, dopo aver ricevuto tutti i pareri pertinenti», nella piena consapevolezza che «si tratti di una richiesta straordinaria che comporta implicazioni significative».
Le polemiche sono immediate: «Mi rivolgo al presidente Herzog: non può concedere la grazia a Netanyahu senza un'ammissione di colpa, l'espressione di pentimento e il ritiro immediato dalla vita politica» ha scritto su X il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid.




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