Nuovi venti di guerra. Ed entrambi hanno l'atomica

Gli scontri tra India e Pakistan si sono riaccesi da una settimana. Due paesi che, dal 1974 e dal 1998, fanno parte del "club dell'atomo"
Quella appena trascorsa è stata l'ottava notte di scontri a fuoco tra India e Pakistan. Una fiamma che si è ridestata, a ridosso della Linea di Controllo nel Kashmir, appiccando un nuovo rogo sulla mappa dei conflitti in corso in tutto il pianeta.
Le tensioni tra i due giganti asiatici hanno radici lontane, che affondano nel periodo immediatamente successivo al secondo dopoguerra. E più precisamente, nel 1947, anno in cui entrambi hanno ottenuto la rispettiva indipendenza al tramonto della cosiddetta India britannica. La loro storia è però rimasta inevitabilmente legata, senza mai scogliere quelle tensioni - largamente riconducibili proprio alle rivendicazioni su tutta la regione del Kashmir - che sono state scintille di tre guerre nel giro di poco più di vent'anni. E proprio l'ultima di queste, nel 1971, portò a definire l'attuale Linea di Controllo.
Altri conflitti però seguirono. Nel 1984 fu quello del Siachen, dal nome del ghiacciaio che tocca India, Pakistan e Cina. Nel 1999 scoppiò l'ultima, fino alle tensioni attuali, guerra indo-pakistana, quella di Kargil. La prima (e unica, finora) guerra convenzionale combattuta - dagli inizi di maggio alla fine di luglio di quell'anno - tra due paesi che hanno armi nucleari nel proprio arsenale. Ma una guerra nucleare fra India e Pakistan è possibile?
Uno scontro nucleare?
La prima è diventata una potenza nucleare nel 1974, la seconda nel 1998. E si stima, secondo le cifre della Federation of American Scientist, che abbiano rispettivamente circa 180 e 170 bombe atomiche. Numeri destinati a crescere. L'India, a differenza del Pakistan, ha proclamato da decenni una dottrina di cosiddetto "No first use" in tema di armi nucleari e - anche se qualche anno la questione è stata messa di nuovo in discussione - le utilizzerebbe solo come risposta a un altro attacco atomico.
Islamabad, come detto, non ha invece inserito questo freno di sicurezza. E un po' come avviene per la Russia, potrebbe ricorrere al pulsante nucleare qualora percepisse una minaccia esistenziale. Tuttavia, il Pakistan non sembra in grado di potersi permettere uno scontro di questo tipo con l'India, che ha dalla sua una maggiore potenza di fuoco e uomini a disposizione.
E se... quali conseguenze?
Entriamo però nel campo delle ipotesi. Se un tale scenario dovesse verificarsi, cosa potrebbe accadere? Una risposta ce la fornisce il Center for Arms Control And Non-Proliferation, spiegando che «anche un piccolo scambio nucleare tra India e Pakistan potrebbe uccidere 20 milioni di persone nel giro di una settimana. E se si dovesse innescare un inverno nucleare, circa 2 miliardi di persone nei paesi in via di sviluppo correrebbero il rischio di morire di fame».