La lista pubblicata da Bruxelles è lunghissima: ben 99 pagine, per un valore di 26 miliardi di euro
BRUXELLES - 99 pagine fitte di prodotti di ogni categoria merceologica: è questo il documento dei prodotti che potrebbero essere soggetti a possibili misure di protezione commerciale (leggi: dazi) nell'ambito della risposta dell'Unione europea alle tariffe imposte dall'amministrazione Trump.
In questo lunghissimo elenco c'è davvero di tutto: non si tratta di una mera reciprocità agli «ingiustificati» dazi su acciaio e alluminio imposti dagli Usa. Vengono colpite le importazioni di generi alimentari di qualunque tipo: carne, pesce, crostacei, prodotti iconici come lo sciroppo d'acero, cereali, chewing gum, caramelle, e via di seguito.
Ci sono poi il legname, i metalli (dal quale tutto ha avuto origine) come acciaio e alluminio ma anche ferro o i più nobili argento e platino. Oppure i prodotti per l'igiene personale, dai deodoranti agli shampoo, fino ai dentifrici oppure ai rasoi, che siano elettrici oppure classici. È inclusa la componentistica per i più svariati utilizzi, ma anche oggetti che ognuno di noi incontra nella vita di ogni giorno, sia durante l'attività lavorativa che nel tempo libero: dall'abbigliamento sportivo a quello per uso quotidiano, dai cappelli fino alle scarpe.
I funzionari di Bruxelles sono stati molto specifici: vengono specificate nel dettaglio, al grammo se necessario, le merci che potrebbero essere soggette a imposta aggiuntiva. Ad esempio anatre, oche, tacchini e galline faraone superiori ai 185 grammi; yogurt in ogni possibile variante (sia di gusto che di percentuale di grassi).
«Le contromisure che adottiamo oggi sono forti ma proporzionate» ha spiegato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. «Mentre gli Stati Uniti stanno applicando tariffe per un valore di 28 miliardi di dollari, stiamo rispondendo con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro». I primi dazi saranno introdotti il 1° aprile, per diventare pienamente operativi il 13 aprile.