Gli espulsi, soprattutto messicani e guatemaltechi

La cifra di immigrati irregolari allontanati dagli Stati Uniti ha raggiunto il numero più alto degli ultimi 10 anni
WASHINGTON - Secondo l'ultimo rapporto dello United States Immigration and Customs Enforcement (ICE, l'agenzia federale statunitense responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell'immigrazione) durante l'ultimo anno fiscale (primo ottobre 2023-30 settembre 2024) sono state registrate 271'484 espulsioni, quasi il doppio delle 142'580 dello stesso periodo del 2023.
Si tratta del numero più alto di espulsioni dal 2014, quando furono allontanate dagli Usa 315'943 persone. Sono 4236 in più del maggior numero registrato durante la prima presidenza di Donald Trump (dal 2017 al 2021), 267'258 nel 2019.
Il Messico è stato il paese verso cui sono state compiute più espulsioni (87'298), seguito dal Guatemala (66'435) e dall'Honduras (45'923).
La United States Customs and Border Protection (CBP, la maggiore tra le forze dell'ordine per la sicurezza delle frontiere degli Usa che espleta servizio di polizia di controllo doganale e di transito presso i valichi di confine) ha riferito che a novembre di quest'anno le autorità hanno effettuato 46'612 arresti per l'attraversamento illegale della frontiera meridionale, una diminuzione di oltre l'80% rispetto al massimo storico di circa 250'000, registrato nel dicembre dello scorso anno.
Il calo, secondo l'agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP), è dovuto a due fattori: le restrizioni all'immigrazione imposte dal Messico sul suo territorio un anno fa dalla presidenza di Andrés Manuel López Obrador, e le misure adottate dal presidente statunitense Joe Biden per limitare l'asilo, implementate nel giugno 2024.




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