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L'estate degli squali sulle coste di New York

STATI UNITIL'estate degli squali sulle coste di New York

02.08.22 - 06:30
Gli avvistamenti sono in aumento. Ma gli esperti rassicurano: «Gli attacchi rimangono estremamente rari»
Cavalieri & Mulvoni
L'estate degli squali sulle coste di New York
Gli avvistamenti sono in aumento. Ma gli esperti rassicurano: «Gli attacchi rimangono estremamente rari»

NEW YORK - È l’estate degli squali. Nello Stato di New York sono sempre più frequenti gli esemplari avvistati in prossimità delle rive. A spaventare i bagnanti sono i leggendari squali bianchi, tra i predatori più temuti al mondo.

L’ultimo rilevamento via drone ha mostrato i famigerati animali marini nuotare indisturbati a circa cento metri dalla spiaggia a Long Island. Negli Hamptons, tra le località balneari più esclusive d'America, sono stati intercettati vicinissimi al litorale. In particolare, squali bianchi dalle notevoli dimensioni sono stati visti al largo a Southampton. Date le numerose segnalazioni delle ultime settimane, le autorità locali sono state costrette in alcuni casi a imporre il divieto di balneazione. Tutta colpa, spiegano gli scienziati, del surriscaldamento causato dalla crisi climatica. Anomalie simili erano già state registrate lo scorso anno. L’innalzamento delle temperature delle acque del mare, sta spingendo molte colonie di pesci a spostarsi verso nord. Tra le concause del ritorno degli squali, però, ci sono anche gli interventi – positivi – di conservazione dell’habitat naturale.

«Credo che ci siano troppi allarmismi» - ci dice Luigi, surfista per hobby e residente a Montauk, località marina della città di East Hampton, nello Stato di New York. «Gli squali ci sono sempre stati, fanno parte dell'ambiente marino – spiega - A far paura davvero sono le cosiddette 'rip current' ovvero le correnti di ritorno con il flusso di acqua direzionato al largo. Sono pericolose; una decina di giorni fa è annegato un ragazzo, purtroppo».

Rassicurazioni arrivano dagli esperti del Dipartimento dei Parchi di New York, che smorzano i toni, ricordando che nonostante qualche attacco, gli squali non considerano gli umani delle prede: «Comprendiamo che ci possano essere timori – twitta l’ente - ma la presenza degli squali nell'oceano è il risultato di sforzi di conservazione di successo a lungo termine e un segno di un ambiente sano. Gli squali sono generalmente disinteressati all'uomo e gli attacchi rimangono estremamente rari».

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