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UCRAINA / UNIONE EUROPEAGuerra in Ucraina, il numero dei rifugiati cresce ora dopo ora

07.03.22 - 21:00
Oltre 1,7 milioni di persone fuggite dal 24 febbraio, la Polonia ne ha accolte più di un milione
keystone-sda.ch / STF (STEPHANIE LECOCQ)
Fonte Ats Ans
Guerra in Ucraina, il numero dei rifugiati cresce ora dopo ora
Oltre 1,7 milioni di persone fuggite dal 24 febbraio, la Polonia ne ha accolte più di un milione

BRUXELLES - Oltre 1,7 milioni di rifugiati dallo scorso 24 febbraio, di cui più di un milione solo in Polonia, mentre la piccola Moldavia è già al limite di saturazione. Giorno dopo giorno i dati dell'Onu sui flussi crescenti di profughi che lasciano i confini dell'Ucraina danno la misura della dimensione senza precedenti di questa emergenza.

Per l'Europa «una stima ragionevole parla di cinque milioni di persone attese - secondo l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell - Un movimento di rifugiati così grande e veloce non si vedeva dalla Seconda guerra mondiale».

Le nazioni confinanti - La pressione maggiore, in questo momento, è soprattutto sui paesi confinanti. La guardia di frontiera polacca ha contato finora 1'067'000 persone al confine orientale. Ma sono numeri scritti sull'acqua: solo ieri si è toccato un nuovo record, 142'300 in un giorno, e non c'è motivo di credere che sarà l'ultimo.

E la Polonia è un paese grande, che conta quasi 40 milioni di abitanti. La Moldavia di suo ne conta invece solo 2,6 milioni, grossomodo quanto la città di Roma, e ha già accolto 230 mila rifugiati: un'altra città, praticamente, che in gran parte resterà dov'è perché 120 mila ucraini hanno deciso di rimanere: «Su otto bambini ormai uno è un rifugiato - ha detto la premier Natalia Gavrilita alla Cnn - L'Ue deve creare corridoi per consentire ai profughi di lasciare il Paese, siamo al limite della nostra capacità di accoglienza». Sono 267mila, sempre secondo la testata statunitense, quelli che hanno passato il confine con la Romania, dove Save the children ha allestito spazi sicuri per i più piccoli.

E le altre - Ma è solo questione di tempo prima che l'onda trabocchi. La Turchia, ad esempio, è già a quota 20mila. L'Irlanda ne ha accolti 1'800, ma Dublino stima in circa 100mila il numero in capo a qualche settimana o mese. Molti meno - a oggi 50 - quelli arrivati nel Regno Unito, a fronte di più di 5'500 domande di visto. Più massicci i numeri della Germania, 50'294, ma «non sappiamo quanti ne arriveranno né quanti si fermeranno - ha fatto sapere il governo tedesco - Moltissimi vogliono raggiungere paesi come Spagna e Italia, che ospitano grandi comunità di ucraini».

In Italia vivono 236mila ucraini, e ieri il totale degli arrivi era a 14mila. Ma in 24 ore se ne sono aggiunti tremila e «di certo il numero aumenterà - ha spiegato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese - Molti sono andati in famiglie e in case di parenti. L'importante è farsi trovare pronti. Noi non faremo mancare il nostro aiuto». Anche la Svizzera si prepara all'arrivo di centinaia di rifugiati.

Il cambio di rotta ungherese - Sono circa 140mila i profughi arrivati finora in Ungheria dall'Ucraina, secondo un calcolo approssimativo delle autorità di Budapest. La maggior parte sono donne, anziani e bambini, appartenenti alla minoranza ungherese in Ucraina, ma negli ultimi giorni sono arrivati molti rifugiati anche dalla parte orientale del paese.

La sistemazione dei profughi trova difficoltà enormi, in quanto gli organi governativi ungheresi non sono preparati all'accoglienza. Le infrastrutture in grado di fornire accoglienza sono state smantellate sistematicamente negli ultimi anni, come conseguenza della politica di rifiuto di migranti del governo Orban. Eppure, in questi giorni di emergenza, il premier ungherese ha effettuato una svolta radicale nella politica di chiusura per i migranti: «Tutti coloro che fuggono dall'Ucraina troveranno un amico nello stato ungherese. La regola è aiutare tutti i profughi provenienti dal paese vicino, chiunque fugga da lì deve essere aiutato», ha detto.

Le organizzazioni non governative distribuiscono cibo, acqua e coperte. Le autorità hanno promosso una raccolta di beni per i rifugiati, contando anche sulla solidarietà della popolazione per risolvere il problema. I profughi possono viaggiare gratis sui treni, se vogliono attraversare il paese, verso Austria e Germania.

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