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GERMANIA

I pediatri insorgono: «Vaccinazione obbligatoria per tutti gli adulti, subito»

La richiesta arriva da Thomas Fischbach, Presidente dell'associazione dei pediatri tedeschi
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I pediatri insorgono: «Vaccinazione obbligatoria per tutti gli adulti, subito»
La richiesta arriva da Thomas Fischbach, Presidente dell'associazione dei pediatri tedeschi
OSNABRUCK - È il momento d'introdurre, a partire da subito, «un obbligo generale di vaccinazione per tutti gli adulti». È quanto chiede l'Associazione professionale dei pediatri tedeschi (BVKJ). Il Presidente dell'ente - Tho...

OSNABRUCK - È il momento d'introdurre, a partire da subito, «un obbligo generale di vaccinazione per tutti gli adulti».

È quanto chiede l'Associazione professionale dei pediatri tedeschi (BVKJ). Il Presidente dell'ente - Thomas Fischbach - si è espresso a riguardo alla Neue Osnabrücker Zeitung.

Per lui, è da troppo tempo che i politici evitano l'argomento, considerato scomodo, e continuano a rimandare l'introduzione di un obbligo. «Una decisione che colpisce in particolare i bambini e i giovani, che devono soffrire più a lungo per le restrizioni», ha criticato Fischbach.

In aggiunta, in riferimento alle discussioni attuali sulle scuole e sulla possibilità di chiuderle, il pediatra ha dichiarato che i bambini non dovrebbero essere usati «per proteggere coloro che sono veramente a rischio, ovvero gli adulti non vaccinati. Questo è indecente».

Fischbach, che ha un suo centro pediatrico a Solingen, trova poi inaccettabile la continua carenza di vaccini per i minori. «Non può essere che nell'assegnazione dei preparati di BioNTech e Pfizer vengano favoriti i centri di vaccinazione, e che rimanga solo l'eccedenza per le pratiche pediatriche», «nel mio studio ottengo solo la metà di quello che potrei inoculare», ha denunciato al quotidiano tedesco.

Infine, un'altra richiesta dell'ente riguarda le quarantene: nelle discussioni relative ad una riduzione della durata della quarantena dovrebbero essere considerati anche i bambini, «che sono parte dell'infrastruttura critica del Paese, essendo le nostre nuove generazioni».

Tutti questi aspetti, ha concluso Fischbach, «dimostrano come i bambini passino in secondo piano, nella pandemia».

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