È quanto sostiene il premier italiano Mario Draghi, ma non solo
BRUXELLES - L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha bisogno di essere riformata, in modo da rafforzarla, organizzarla meglio e concederle i poteri che le spettano, come succede in altri Paesi (come ad esempio la FDA statunitense).
È quanto ha dichiarato al Corriere della Sera il Primo Ministro italiano, Mario Draghi, a margine del Consiglio europeo a Bruxelles.
Per quanto concerne le modalità di riforma dell'ente, il premier italiano ha spiegato che «è presto per dirlo», ma ha ribadito di aver sollevato il tema con i colleghi degli altri Stati Ue, e che «c'è una certa convergenza a riguardo».
Ammettendo che è un argomento di una certa complessità, Draghi ha poi dichiarato che «nell'ultimo anno» si è vista «una certa difformità di pronunciamenti tra l'Ema e le autorità nazionali». Sebbene le esitazioni, chiaramente, fossero dovute anche al fatto «che tutti apprendevamo in corso d'opera», è emersa comunque «una notevole confusione».
Inoltre, il premier italiano ha voluto nuovamente sottolineare che la pandemia non è affatto finita: «Non ne siamo fuori», «va ancora affrontata con attenzione e vigilanza, per non trovarsi in autunno come l'anno scorso».
La stessa preoccupazione, in conferenza stampa, è stata condivisa da Ursula von der Leyen, a capo della Commissione europea: «Siamo in particolare preoccupati della variante Delta, basta guardare al Regno Unito dove rappresenta il 90% dei nuovi contagi». Per questo, «dobbiamo vaccinare, vaccinare e vaccinare, che è la migliore strategia contro questa variante» ha concluso.
Che Draghi riscontri confusione nell'EMA ci potrebbe anche stare, ma forse la maggior confusione ce da risolvere ce l'ha in casa sua. Un governo che continua a proclami e che ora , dopo tutti i miliardi ricevuti, rischierà di saltare in quanto tutti vogliono fare qualcosa da loro proposto, ma di progetti, non ne esistono tranne tante parole e desiderata
O sono scemi o siamo scemi. Tutti lo dicono, tutti lo sanno e tutti hanno aperto a tutto.