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ITALIA

Dal 1 febbraio tutta l'Italia ritorna in aula

Tutti a scuola dal Nord al Sud, chi a tempo parziale e chi invece no. Ma la maturità è ancora in forse
keystone-sda.ch (MOURAD BALTI TOUATI)
Fonte Ats ans
Dal 1 febbraio tutta l'Italia ritorna in aula
Tutti a scuola dal Nord al Sud, chi a tempo parziale e chi invece no. Ma la maturità è ancora in forse
ROMA - Sette regioni, le ultime che mancavano all'appello, sono pronte da lunedì 1 febbraio a far rientrare in classe i propri studenti delle scuole superiori: si tratta di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Campania, Puglia, Calabria ...

ROMA - Sette regioni, le ultime che mancavano all'appello, sono pronte da lunedì 1 febbraio a far rientrare in classe i propri studenti delle scuole superiori: si tratta di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna, i cui ragazzi torneranno in presenza al 50%, alternandosi in classe.

E potrebbero tornare in classe anche gli studenti in Sicilia: la regione potrebbe passare dalla zona rossa, in cui si trova attualmente, all'arancione e quindi i ragazzi dalla seconda media alle superiori potrebbero anch'essi rientrare in aula.

Con la ripresa delle lezioni in presenza, lunedì, per tutti i 2,5 milioni di studenti delle scuole superiori italiane, si completa quindi il quadro del rientro degli 8,3 milioni di studenti della penisola: alcuni, i più piccoli, in alcune regioni, non hanno mai smesso di frequentare la scuola, ma altri, i più grandi - e non solo loro, in alcune regioni come la Campania - sono rimasti a casa per molte settimane, fin dai primi di novembre, e calcolando che l'anno scolastico passato si è concluso con la didattica a distanza, in alcune zone d'Italia i ragazzi sono stati senza scuola in presenza quasi un anno.

Maturità ancora in stand-by - Oggi intanto è emerso che sulla maturità, a causa della crisi politica italiana, c'è uno stand by: l'ordinanza sugli esami di Stato arriverà, con ogni probabilità, a crisi conclusa. Il ministero dell'Istruzione ha portato a termine gli incontri con le rappresentanze di docenti, studenti e genitori. Ma ora si attendono gli sviluppi del quadro politico.

Il tempo per decidere c'è: quest'anno non è prevista la consueta scadenza del 31 gennaio per il decreto materie. A disciplinare gli esami di Stato, come stabilito in Legge di Bilancio, sarà infatti un'ordinanza, ora messa in stand-by dalla crisi di Governo.

 

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