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GERMANIAVacanze all'estero? Maas: «Meglio non illudersi»

21.04.20 - 11:54
In Italia per la prima volta risultano più ventilatori che pazienti in terapia intensiva.
Keystone
Fonte ats ans
Vacanze all'estero? Maas: «Meglio non illudersi»
In Italia per la prima volta risultano più ventilatori che pazienti in terapia intensiva.
In Spagna è leggermente aumentato il numero delle vittime. Tutti gli aggiornamenti.

BERLINO - Continueranno ad esserci «limitazioni di movimento» a causa del coronavirus, e su questo «è meglio non farsi illusioni»: lo ha detto il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino sulle prossime vacanze estive.

Maas ha affermato di «auspicare che ci sarà il prima possibile il ripristino delle frontiere aperte e di Schengen», ma per il ministro non ci sarà «una normale stagione estiva con spiagge e rifugi di montagna pieni».

Sarebbe «assolutamente sensato avere un coordinamento europeo» in vista delle ferie estive, che quest'anno dovranno fare i conti con le misure contro il coronavirus, ha osservato Maas.

Il ministro ha ribadito che non sarà possibile una normale stagione estiva, ricordando che al momento molti paesi sono ancora blindati, gli aerei sono a terra e le frontiere ancora chiuse.

Più ventilatori che pazienti in Italia - «Ci sono 2573 italiani ancora in terapia intensiva, ma ci sono anche 2659 ventilatori che servono a combattere questo virus e a salvare vite. Ieri per la prima volta il numero dei ventilatori ha superato quello dei pazienti in terapia intensiva». Lo ha affermato il commissario straordinario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile.

Aggiunti i dati dei morti fuori dagli ospedali nel Regno Unito - Si aggiungono almeno altri 1'662 morti alla conta delle vittime del coronavirus nel Regno Unito, secondo la statistica aggiornata al 10 aprile dall'Ons, l'ufficio di statistica britannico, e limitata a Inghilterra e Galles, che a differenza dei dati diffusi giornalmente dal ministero della sanità include anche tutti i decessi accertati registrati fuori dagli ospedali. Poco più di mille di questi morti in più sono stati individuati fra gli anziani delle case di riposo, 466 in abitazioni private, 87 in ricoveri vari e 21 "altrove". In percentuale le morti extraospedaliere salgono così a quella data al 15% del totale. Proiettando la stessa quota fino a ieri, e considerando anche Scozia e Irlanda del Nord, il totale attuale dei decessi aggiuntivi (rispetto ai circa 16'500 conteggiati negli ospedali) sarebbe di oltre 3'000.
Ma secondo le stime di England Care, che sovrintende agli ospizi inglesi, le vittime attuali complessive del Covid-19 nella case di riposo del Regno potrebbero essere già circa 4'000.

Lieve aumento delle vittime in Spagna - Il numero dei morti di coronavirus in Spagna ha subito un lieve aumento. Sono 430 le vittime delle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della sanità riportati dal "El Pais". In totale le persone decedute per il Covid-19 sono 21'282, mentre i contagiati sono 204'178 e i guariti 82'514

Proseguono gli aiuti dalla Cina - Prosegue senza sosta all'aeroporto di Fiumicino il "ponte aereo" di velivoli cargo provenienti da tutto il mondo con materiale sanitario per aiutare l'Italia nell'emergenza coronavirus. Dopo il Boeing 747-400 con 110 tonnellate di merce proveniente da Karaganda (Kazakistan), arrivato ieri pomeriggio a Fiumicino, è atterrato intorno alle 11.00 un altro aereo della Air Bridge Cargo Airlines, proveniente da Shenzhen con scalo a Mosca, contenente circa 80 tonnellate di materiale sanitario, tra cui dispositivi di protezione individuale, destinato all'Italia. Dall'inizio dell'emergenza Covid-19, con la spedizione di oggi, supera ormai le 400 tonnellate il quantitativo di materiale sanitario arrivato nello scalo romano e poi trasferito nelle varie regioni italiane.

Container per i reclusi malati - Il governo brasiliano starebbe promuovendo l'installazione di container per ospitare i detenuti con coronavirus in alternativa alla loro scarcerazione, raccomandata dal Consiglio nazionale di giustizia per ridurre il rischio di contagio per gli oltre 700'000 reclusi in tutto il paese. «Si lavora sulla possibilità di creare luoghi (per i malati) attraverso strutture metalliche temporanee, l'uso di container, seguendo l'esempio di ospedali da campo o di ricoveri per i rifugiati», si legge in un documento al quale ha avuto accesso il quotidiano "Folha de S. Paulo". Il testo porta la firma di Fabiano Bordignoni, capo del Dipartimento penitenziario nazionale, un organo subordinato al ministro della giustizia Sergio Moro, contrario alla scarcerazione dei detenuti in semilibertà.
Finora, due detenuti sono morti per Covid-19 nelle carceri di San Paolo e Rio de Janeiro, mentre a Brasilia ci sono circa 50 reclusi e impiegati del servizio carcerario infettati dalla malattia. Da marzo circa 30'000 detenuti sono stati scarcerati in vari Stati brasiliani su raccomandazione del Consiglio nazionale di giustizia, presieduto dal presidente della Corte suprema Antonio Dias Toffoli. A metà marzo, oltre 1'200 prigionieri sono fuggiti da quattro penitenziari di San Paolo dopo l'esplosione di sommosse contro il divieto di scarcerazione di detenuti che si trovano in regime semi-aperto.
Lo Stato di San Paolo - il più ricco e popoloso del Brasile, nonché il più colpito, attualmente, dai decessi e dai contagi legati alla pandemia da coronavirus - dovrebbe annunciare domani la graduale riapertura dell'economia a partire dall'11 maggio: lo rendono noto i media locali.

Singapore estende le misure - Singapore estende le misure contro il Covid-19 dal 4 maggio al 1. giugno: è quanto ha annunciato il premier Lee Hsien Loong sul lockdown parziale del paese, noto come "circuit breaker", che prevede lo stop temporaneo a scuole e molti luoghi di lavoro. Il ministero della salute ha annunciato oggi altri 1'111 casi di coronavirus, a 9'125 totali, per il secondo giorno di fila sopra quota 1'000, dopo i 1'426 record di ieri. Le ultime infezioni sono soprattutto legate ai focolai nei dormitori dei lavoratori stranieri del settore delle costruzioni.

Ripartono le elementari in Francia - I primi a rientrare a scuola - con la riapertura annunciata da Emmanuel Macron l'11 maggio - saranno i più piccoli, gli alunni della scuola elementare: lo ha annunciato oggi, parlando davanti alla Commissione affari culturali e scuola dell'Assemblea nazionale, il ministro dell'educazione Jean-Michel Blanquer. Il rientro, ha precisato il ministro, si effettuerà in modo «graduale», le lezioni dovrebbero svolgersi con la presenza fisica di «piccoli gruppi» di al massimo 15 bambini. Ma si tratta - ha ammesso Blanquer - di «elementi ancora da definire». La prima settimana - fino al 18 - vedrà comunque il rientro in aula delle cinque classi delle elementari, mentre dal 18 toccherà ad alcune classi della scuola media e del liceo. Dal 25 - in teoria - tutti potrebbero essere di nuovo a lezione, con un'alternanza tra presenza fisica in aula, insegnamento a distanza ed attività fisica all'esterno. Tutte le famiglie potranno decidere di non mandare a scuola i ragazzi se lo riterranno più opportuno, a patto che seguano le lezioni online.

Tensioni a Lione - Restando in Francia, sono state registrate scene di tensione ieri sera nella banlieue di Lione, nonostante il lockdown. Secondo quanto riferisce oggi la stampa francese, sassi sono stati lanciati contro le forze dell'ordine e parte dell'arredo urbano è stato vandalizzato in diversi quartieri intorno del comune di Rillieux-la-Pape. Segnalati anche colpi di mortaio e lancio di fuochi artificiali, scrive Lyon Mag, aggiungendo che la situazione è poi tornata alla calma in piena notte.

Seul: distanziamento fino al 5 maggio - La Corea del Sud ha registrato ieri 9 nuovi casi di coronavirus, di cui 5 importati, per totali 10'863 infezioni: si tratta, riferisce il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), del terzo giorno di fila di contagi sotto quota 15. I decessi sono aumentati di un'unità, a quota 237, mentre i pazienti guariti e dimessi dagli ospedali sono saliti a 8'213, 99 unità in più rispetto a domenica. I test effettuati sulla positività all'infezione hanno coinvolto finora 571'014 persone. Seul ha annunciato che manterrà le regole sul distanziamento sociale fino al 5 maggio, con alcuni allentamenti sugli impianti produttivi che risponderanno alle regole sulla sicurezza.

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