Cerca e trova immobili
INDIA

Ci sono sempre meno squali nell'Oceano Indiano

I ricercatori del Central Marine Fisheries Research Institute elaborato un Piano nazionale di azione
Keystone (archivio)
Uno squalo bianco nelle acque dell'Oceano Indiano.
Ci sono sempre meno squali nell'Oceano Indiano
I ricercatori del Central Marine Fisheries Research Institute elaborato un Piano nazionale di azione
NEW DELHI - È allarme tra gli studiosi per la diminuzione del numero degli squali e delle razze nell'Oceano Indiano. In un incontro pubblico tenuto oggi a Kochi, in Kerala, i ricercatori del Central Marine Fisheries Research Institute, un isti...

NEW DELHI - È allarme tra gli studiosi per la diminuzione del numero degli squali e delle razze nell'Oceano Indiano. In un incontro pubblico tenuto oggi a Kochi, in Kerala, i ricercatori del Central Marine Fisheries Research Institute, un istituto di ricerca sulle condizioni del mare e della pesca, hanno spiegato di avere registrato negli ultimi vent'anni un calo preoccupante di queste specie e di avere elaborato un Piano nazionale di azione per la tutela degli squali, già presentato al governo nazionale.

Il responsabile della divisione pesca dell'istituto, P. U. Zacharia, ha detto all'agenzia Pti che la mancanza di regole e la pesca di quantità eccessive di esemplari potrebbe portare a breve all'estinzione di alcune specie di squali. L'incontro era organizzato dall'istituto in collaborazione con la Fao e le Nazioni Unite e si prefiggeva di aumentare la consapevolezza sulle dimensioni del fenomeno.

I pescatori presenti all'incontro hanno chiesto l'abolizione del divieto di vendita delle pinne di squalo, sostenendo che la proibizione ha seriamente danneggiato il settore, con gravi perdite sia per i pescatori che per i commercianti.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE