Condannato per la morte di tre donne, serial killer ne avrebbe uccise almeno 90

Se tutti gli omicidi da lui confessati fossero confermati, si tratterebbe di uno dei più letali assassini seriali della storia americana
Se tutti gli omicidi da lui confessati fossero confermati, si tratterebbe di uno dei più letali assassini seriali della storia americana
LOS ANGELES - Ci erano voluti 30 anni per consegnare Samuel Little alla giustizia. Arrestato per due volte con l’accusa di omicidio negli Anni ‘80, l’ex pugile aveva infatti evitato la condanna ed era stato incastrato solo nel 2014, grazie al test del Dna.
Oltre alle tre donne che aveva strangolato a Los Angeles, però, gli inquirenti sospettavano che Little avesse fatto altre vittime. Quell’uomo che per anni aveva girato gli Stati Uniti senza uno scopo apparente, tuttavia, non parlava. Fino al settembre scorso.
Meno di due mesi fa, infatti, il 78enne ha iniziato a vuotare il sacco con un inquirente del Texas che indagava su un omicidio avvenuto nel suo Stato e ha guadagnato la sua fiducia. Da allora, Little ha confessato di aver commesso 90 omicidi in tutti gli Stati Uniti tra il 1970 e il 2005. Come riporta il Los Angeles Times, almeno 30 sono già stati confermati dalle indagini. Sono avvenuti in 19 Stati diversi.
Gli obiettivi di Little erano prostitute e tossicodipendenti, «donne di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza», ha spiegato un detective citato dal quotidiano californiano. Se tutti gli omicidi da lui confessati fossero confermati, si tratterebbe di uno dei più letali serial killer della storia americana, sottolineano le autorità.







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