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INFERNO AL RISTORANTE: La mansarda della morte era un dormitorio

Si aggrava la posizione dei proprietari del ristorante “Bufalo Vichingo” di Trezzano sul Naviglio devastato dal tragico incendio di giovedì sera. Sabato i funerali di Leonel e Lethicia. Il paese ha proclamato il lutto cittadino
INFERNO AL RISTORANTE: La mansarda della morte era un dormitorio
Si aggrava la posizione dei proprietari del ristorante “Bufalo Vichingo” di Trezzano sul Naviglio devastato dal tragico incendio di giovedì sera. Sabato i funerali di Leonel e Lethicia. Il paese ha proclamato il lutto cittadino
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Non era un semplice ripostiglio la mansarda della morte. Era un dormitorio vero proprio dove i bambini trascorrevano il loro tempo ad attendere che i genitori finissero il lavoro al piano di sotto. E in quella ma...
TREZZANO SUL NAVIGLIO –Non era un semplice ripostiglio la mansarda della morte. Era un dormitorio vero proprio dove i bambini trascorrevano il loro tempo ad attendere che i genitori finissero il lavoro al piano di sotto. E in quella mansarda vi alloggiavano abusivamente non meno di cinque o sei persone per abitudine. Su questa ipotesi si sta sviluppando l’inchiesta della Procura di Milano per accertare le eventuali responsabilità per il furioso incendio di giovedì sera al ristorante “Bufalo vichingo” di Trezzano sul Naviglio costato la vita a due bimbi brasiliani in tenerissima età e una ragazza che li stava accudendo mentre la mamma era impegnata come in cucina a lavare i piatti mentre in sala pranzo vi erano oltre 200 clienti. Un aspetto questo che va ad aggravare la posizione dei proprietari del ristorante che già non navigano in buone acque economiche. La novità è emersa durante i primi interrogatori eseguiti dagli inquirenti. Alcuni dipendenti avrebbero dichiarato di aver vissuto in quella mansarda insieme ad altra gente. Con loro c’erano anche con Leonel e Lethicia, la madre, il fratello, un ragazzo ecuadoriano e Valeria Lopez, la terza vittima che, a quanto pare, non era la baby-sitter, come creduto inizialmente, ma una dei molti dipendenti della pizzeria. Questa ipotesi dovesse trovare conferme il Sostituto Procuratore Alfredo Robledo, titolare dell’inchiesta potrebbe formulare un primo pesante capo di imputazione: omicidio colposo plurimo. A carico, ovviamente, dei titolari del ristorante. Intanto sabato pomeriggio alle 15.00 in piazza San Lorenzo si terranno i funerali delle tre vittime che saranno celebrati con rito evangelico dal pastore Davi della Comunità brasiliana di Torino Centro Missione Pentecostale Europeo (per motivi religiosi la famiglia di Valeria non ha dato il nulla osta per la donazione degli organi). La cerimonia si svolgerà alla presenza delle autorità provinciali, regionali, dell’Ambasciatore e del Console del Brasile in Italia. Per quel giorno, il comune di Trezzano ha dichiarato il lutto cittadino.

di Bob Decker

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