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Arner Bank Italia, tre gli indagati per riciclaggio

Arner Bank Italia, tre gli indagati per riciclaggio
MILANO - Una decina di operazioni nelle quali non si capisce la provenienza del denaro né il beneficiario reale e delle quali non era stata fatta segnalazione a Bankitalia, obbligatoria per legge. È questa la ragione per la quale l...

MILANO - Una decina di operazioni nelle quali non si capisce la provenienza del denaro né il beneficiario reale e delle quali non era stata fatta segnalazione a Bankitalia, obbligatoria per legge. È questa la ragione per la quale l'emanazione italiana della svizzera Arner Bank si trova nuovamente al centro delle indagini della Procura di Milano che ipotizza il reato di riciclaggio a carico dell'amministratore delegato (ad) dell'istituto di credito, Davide Jarach, del commissario nominato nello scorso settembre dal Ministero del tesoro, Alessandro Marcheselli e nei confronti di un manager, Nicola Fabretti, già in carcere nei mesi scorsi nell'ambito di un'inchiesta sul riciclaggio di denaro proveniente dalla mafia.

Ieri, i militari della Guardia di Finanza di Milano, su ordine del pubblico ministero (pm) Roberto Pellicano, si sono presentati nella sede milanese di Arner Bank Italia e in una decina di società fiduciarie in rapporti con l'istituto di credito per acquisire documentazione necessaria per ricostruire le operazioni che, in qualche caso, hanno dirottato somme (nell'ordine di milioni di euro) in paradisi fiscali o su conti di persone che vi risiedono.

E' quella documentazione che, se fornita tempestivamente, avrebbe risparmiato al commissario Marcheselli un avviso di garanzia per riciclaggio. Marcheselli, infatti, si sarebbe mostrato recalcitrante a fornire informazioni, tant'é vero che si sono rese necessarie le perquisizioni. A evidenziare le anomalie era stata nei mesi scorsi un'ispezione di Bankitalia nella relativamente piccola banca controllata dalla principale che ha sede a Lugano.

Con un comunicato diramato in serata la banca si dice sorpresa per le perquisizioni effettuate ieri. "Banca Arner ha sempre agito nel pieno rispetto delle norme, e nel dirsi serena e fiduciosa, si augura che la vicenda possa essere risolta al più presto con il pieno riconoscimento del suo corretto operato", precisa la nota.

L'istituto sottolinea come l'operato della procura si sovrapponga a quello del commissario che ha già verificato gli stessi fatti e afferma di aver "ampiamente documentato e giustificato tutte le operazioni in oggetto". Il commissario straordinario nominato dalla Banca d'Italia, anch'egli indagato, stava procedendo al decommissariamento della filiale italiana, che era previsto per i prossimi giorni.

La Banca Arner sottolinea inoltre che questa indagine è riferita in parte anche a un precedente procedimento aperto nei confronti di un ex dirigente dell'istituto in conseguenza di una procedura nei confronti di terzi "peraltro recentemente assolti dalla Corte d'appello di Palermo".

 

ats

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