L'orrore del bimbo di 17 mesi picchiato a morte torna a scuotere l'opinione pubblica

LONDRA - In Inghilterra c'è una storia che continua ad indignare l'opinione pubblica, si tratta della vicenda di Baby P, il bambino di 17 mesi picchiato a morte a Haringey, a qualche chilometro da Londra. Persino il premier Gordon Brown ha detto oggi ai Comuni che il caso ha "scioccato e rattristato, ma anche inorridito e fatto infuriare" l´opinione pubblica britannica: Baby P, così viene chiamato,il bimbo morto dopo indicibili violenze a soli 17 mesi, dopo che la casa dove viveva con la madre, il compagno di questa e un altro uomo, era stata visitata decine di volte dai servizi sociali. I tre sono stati dichiarati colpevoli, e la sentenza è attesa per metà dicembre.
Il bambino, di Haringey (nord di Londra), era nel registro dei piccoli a rischio violenza e abusi quando fu trovato morto per malnutrizione in una casa lercia e degradata nell´agosto 2007. Il governo ha intenzione di indagare sulle responsabilità dei servizi sociali di Haringey, dopo che il caso ha portato già a una revisione delle attività degli stessi servizi in tutta l´Inghilterra. Lo stesso consiglio comunale di Haringey deve ora rispondere all´esecutivo. Due assistenti sociali di Haringey e un avvocato hanno ricevuto lettere di ammonimento formale per la vicenda, ma nessuno è stato licenziato o si è dimesso.
Lo scandalo che accompagna l´orrore per la vicenda è esploso quando è emerso che polizia, assistenti sociali e medici avevano visitato la casa di Baby P per 60 volte negli otto mesi che precedettero la sua morte. Dopo nove settimane di processo sono stati dichiarati colpevoli Jason Owen, 36 anni, più la madre del piccolo e un altro uomo, compagno di quest´ultima, i cui nomi non sono stati rivelati per motivi legali. La madre, a quanto pare, è una sbandata che passava ore su siti porno e nelle chat room, infischiandosene delle violenze che i due uomini facevano al figlio.
Baby P, ha stabilito il processo, soffrì di ben 50 lesioni e ferite nell´arco di otto mesi, tutte registrate dai servizi sociali. Ma nessuno pensò mai a toglierlo alla madre, che incredibilmente riuscì sempre a convincere gli stessi servizi sociali che quelle lesioni erano frutto di cadute e altri incidenti. Tra i dettagli più raccapriccianti, il fatto che il piccolo avesse ingerito un dente in seguito a un pugno; aveva inoltre otto costole fratturate, e alcune unghie gli erano state strappate. Per coprire i lividi, in un´occasione gli aguzzini li avevo ricoperti di cioccolata.
ats/ansa
Foto apertura: internet








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