Cerca e trova immobili
Dal Mondo

GB: avvelenamento ex spia russa, montatura per Mosca

GB: avvelenamento ex spia russa, montatura per Mosca
MOSCA - Una sostanza tossica che lascia la vittima in grado di comunicare agli inquirenti i suoi sospetti sui possibili assassini, magari aggiungendo ennesime rivelazioni scottanti sui passati datori di lavoro: attraverso le consuete "fonti anon...

MOSCA - Una sostanza tossica che lascia la vittima in grado di comunicare agli inquirenti i suoi sospetti sui possibili assassini, magari aggiungendo ennesime rivelazioni scottanti sui passati datori di lavoro: attraverso le consuete "fonti anonime", il Fsb, i servizi segreti russi, liquida l'accusa di avere organizzato l'avvelenamento dell'ex colonnello del Kgb sovietico Aleksandr Litvinenko, ricoverato in un ospedale di Londra per avere ingerito un micidiale miscuglio di tallio e altre sostanze non ancora identificate.

"Se avessimo davvero dovuto farlo fuori - afferma un anonimo 007 al quotidiano Novie Izvestia - avremmo trovato un sistema meno clamoroso e pubblico. Quell'uomo è stato strumentalizzato a sua insaputa, in un'operazione studiata per danneggiare l'immagine del nostro paese".

Dello stesso avviso è Vadim Gusseinov, ex capo del Kgb dell'Azerbaigian e attuale direttore di un istituto di valutazioni strategiche a Mosca: "Litvinenko - ha detto al quotidiano Kommersant - non è uomo che richiedesse tale attenzione. È poco probabile che il Fsb abbia voluto sporcarsi le mani con un personaggio del genere. Si metteva in mostra con dichiarazioni clamorose, dice da tempo che lo vogliono uccidere, ma in realtà ha vissuto indisturbato a fianco del suo amico Boris Berezovski", il tycoon autoesiliatosi a Londra per essere entrato in rotta di collisione con il presidente russo Vladimir Putin.

Concorda Ghennadi Gudkov, ex colonnello del Fsb ora deputato alla Duma russa: "Non credo in un attentato, quel tizio era l'ultima preoccupazione dei nostri servizi, gli ex colleghi lo avevano soprannominato 'spiffero', tanto per chiarirne il carattere... Consiglierei a Litvinenko di astenersi dalla vodka adulterata, e a Boris Abramovich (Berezovski, ndr), che è peraltro un regista di talento, di non cercare di allestire uno spettacolo come questo".

Litvinenko era diventato famoso qualche anno fa - o famigerato, dal punto di vista dei suoi ex colleghi - per aver rivelato un presunto tentativo degli 007 russi di assassinare Berezovski: omicidio del quale sarebbe stato egli stesso incaricato, ma che aveva deciso di mandare all'aria rivelandosi alla vittima. In seguito, l'ex spia aveva accusato Putin e il Fsb per gli attentati contro palazzi residenziali di Mosca del 1999, che avevano rilanciato la guerra in Cecenia.

Se la Mosca ufficiale ridicolizza il personaggio, per niente scettici sono altri famosi transfughi come l'ex capo del Kgb a Londra Oleg Gordevski, secondo il quale l'avvelenamento di Litvinenko è stato "ordinato dallo stato russo", e l'ex colonnello dei servizi sovietici Oleg Kalughin: "certo che credo nell'attentato a opera del Fsb - ha detto quest'ultimo a "Kommersant" - perché Litvienko è stato molto duro nel criticare Putin. E dopo che il Consiglio della federazione (il senato russo, ndr) ha dato il via libera a operazioni antiterrorismo oltre frontiera, i servizi si sono sentiti liberi di usare i loro metodi anche a Londra. La casta del Fsb odia ferocemente i 'traditori', perciò ha voluto tappare la bocca a Litvienko".

Più cauto, ma possibilista, è l'attivista per i diritti umani Serghei Kovaliov: "potrebbe essere opera dei servizi segreti, non penso a una semplice coincidenza"; dello stesso avviso è il vicepresidente della commissione sicurezza della Duma, il comunista Viktor Iliukhin: "non escludo un attentato, quell'ex agente stava da tempo irritando i servizi russi, era senz'altro a conoscenza di segreti di stato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso potrebbe essere stata la minaccia di rivelare qualcosa di cui era a conoscenza sull'uccisione della giornalista Anna Politkovskaia".

A Iliukhin replica però un altro deputato, il ceceno Ruslan Iamadaiev, ex guerrigliero e ora stretto alleato del premier filo-russo Ramsan Kadyrov, che delle critiche di Anna era stato bersaglio: "Non vedo a chi sarebbe servito quell'attentato, e non vedo cosa potesse sapere, vivendo a Londra, dell'uccisione di Politkovskaia. Ritengo che Litvinenko stia solo cercando di avviare un'altra delle sue campagne pubblicitarie".

ATS
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE