Brasile: scandalo corruzione, partito di Lula sotto attacco
BRASILIA - L'accusa al partito del presidente Lula di pagare regolarmente parlamentari di altri partiti minori per avere il loro appoggio in parlamento ha creato oggi un clima di instabilità in tutto il Brasile, con forti contraccolpi anche a livello di borsa e di cambi. Il sindaco di Rio de Janeiro, Cesar Maia, è arrivato in serata a chiedere persino l'impeachment del presidente-operaio.
Il presidente laburista brasiliano (Ptb), Roberto Jefferson, indagato per corruzione, ha denunciato su un giornale di San Paolo l'esistenza di uno schema di pagamenti di "mensalità" pari a oltre 15mila franchi a vari congressisti di partiti alleati del Partido dos Trabalhadores di Lula.
Subito il presidente del PT, José Genoino, ha respinto decisamente quest'accusa. Ma il vice-presidente del Brasile, il liberale José Alencar, ha invece proposto che sulla denuncia vengano fatte indagini. Jefferson afferma di aver informato mesi fa di questo schema di corruzione lo stesso presidente Lula che subito avrebbe pianto, e che poi avrebbe dato istruzioni per interromperlo immediatamente.
Lula ha preferito per ora non commentare la nuova denuncia. La borsa di San Paolo è arrivata a perdere oltre il 4 per cento con un'impennata del dollaro di oltre il 2 per cento, ma in chiusura si è leggermente ricomposta su valori minori.




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