Cinema: morto Serge Reggiani, grande attore e cantane
PARIGI - La Francia ha perso oggi uno dei suoi più popolari attori, Serge Reggiani, morto la scorsa notte a Parigi "in seguito ad arresto cardiaco". Aveva 82 anni. Di origine italiana, l'attore, molto apprezzato nella sua patria d'adozione anche come cantante, era nato a Reggio Emila il 2 maggio 1922 ed era arrivato in Francia alla tenera età di 8 anni al seguito della famiglia emigrata.
Fin da giovanissimo il mondo dello spettacolo è la sua vita: studente al conservatorio, nel 1940 debutta come attore di teatro nel "Le Loup garou" di Vitrac dove evidenzia fin da subito un grande temperamento drammatico. Ma la sua notorietà maggiore gli venne poi dal cinema, che trovò in lui un interprete tra i più sensibili e preparati. I suoi personaggi asciutti, romantici, malinconici e umanissimi, lasciarono il segno nel gusto del pubblico che sembrò apprezzarlo moltissimo fin dalla sua prima interpretazione: "Le Voyageur de la Toussaint" del 1942. L'anno successivo, nella Parigi occupata dai tedeschi, ottiene un ruolo di rilievo in "Evasione" di Claude Autant-Lara. Da questo momento la sua carriera decolla, e sarà l'interprete di film memorabili come come "Mentre Parigi dorme" di Carné, "Casco d'oro" di Becker, "Tutti a casa" di Comencini e "Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre" di Claude Sautet. Il grande Luchino Visconti lo volle per una parte minore nel 'Gattopardo'.
Nel frattempo continua a dedicarsi all'altra sua grande passione: la musica. Nel 1965, spronato dalla celebre cantante francese Barbara, inizia una nuova carriera con una serie di canzoni di grande successo, come "Le Barbier de Belleville", "Ma Liberté", "Les Loups". Negli anni '80 cade in una profonda crisi in seguito al suicidio del figlio Stephan e ai conseguenti problemi legati all'alcolismo. Il suo ecclettismo artistico non si limita solo al mondo dello spettacolo: da una decina d'anni Reggiani si era appassionato alla pittura, sia come espressione personale che come mecenate di giovani artisti. Recentemente era tornato alla ribalta con la pubblicazione di un libro "Les Adieux differés" e con una serie di concerti. Nel 2003 a Parigi ottiene il suo ultimo premio: la "Victoire d'honneur de la musique". Immediato e unanime il cordoglio sia del mondo dello spettacolo che di quello politico, con i socialisti che hanno esaltato Reggiani come "uomo di libertà che aveva accompagnato anzi preceduto tutti i combattimenti della sinistra".




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