Ginevra: iniziato processo a madre della bimba morta di fame e di sete
Incarcerata per scontare una pena di 44 giorni per furto inflittale in precedenza, la donna aveva nascosto alla polizia di aver lasciato la piccola da sola nell´appartamento. Davanti al Tribunale di polizia, la madre ha spiegato oggi di aver agito a questo modo perchè temeva di perdere la custodia della figlia.
Interrogata dal procuratore Daniel Zappelli, la donna ha spiegato di non aver cercato di sapere dove si trovasse Silvia perchè era convinta che un suo amico, al quale aveva telefonato l´indomani, se ne fosse occupato. L´uomo aveva suonato più volte alla porta dell´appartamento, senza ottenere alcuna risposta.
In base ai risultati dell´autopsia, la piccola era sopravvissuta da sola per una decina di giorni, prima di morire di fame e di sete. La polizia, i servizi sociali e la protezione della gioventù erano stati messi in causa per la loro mancanza di collaborazione.
ATS




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