Cerca e trova immobili
ITALIA

Massimo Di Cataldo: "Sedici mesi da incubo"

Il cantante racconta le sue verità dopo esser stato assolto dalle terribili accuse di violenza dell'ex-compagna Anna Laura Milacci
Massimo Di Cataldo: "Sedici mesi da incubo"
Il cantante racconta le sue verità dopo esser stato assolto dalle terribili accuse di violenza dell'ex-compagna Anna Laura Milacci
MILANO - Assolto dalle terribili accuse infamanti dell'ex-compagna Anna Laura Millacci che, con una foto shock in cui si mostrava con il volto tumefatto, sosteneva di esser stata picchiata fino all'aborto, Massimo Di Cataldo racconta i suoi sedici me...

MILANO - Assolto dalle terribili accuse infamanti dell'ex-compagna Anna Laura Millacci che, con una foto shock in cui si mostrava con il volto tumefatto, sosteneva di esser stata picchiata fino all'aborto, Massimo Di Cataldo racconta i suoi sedici mesi da incubo.

"Stavo andando in Versilia, - confessa il cantante sulle pagine de 'Il Giornale' - per ritirare il premio Lunezia. Doveva essere un bel viaggio. Ho guardato il telefonino e mi è caduto il mondo addosso: c'era la foto della mia ex compagna con il volto tumefatto, il naso sanguinante, gli occhi pesti. Mi sono spaventato e preoccupato. Oddio, ho subito pensato, ma cosa le è successo? Poi, leggo che stava dando la colpa a me".

L'aspetto peggiore della torbida faccenda per Massimo è stato senza dubbio quello di gridare la propria innocenza ad un mondo che lo dipingeva come un mostro. "È stato peggio di un incubo - aggiunge - L'orrore di una persona che urla la sua verità e nessuno lo ascolta perché convinti dica il falso. Io ad Anna Laura non l'ho mai sfiorata. L'ho sempre detto. Sempre".

Persa la fiducia dei fan, della famiglia e anche della sua casa discografica, Di Cataldo ha dovuto affrontare anche il dramma del padre che, sconvolto da quanto emerso, venne colpito da un infarto. "Il mio momento peggiore? - continua - La polizia che va a casa dei miei, mio padre che prende uno choc. Ne soffre a tal punto che gli viene un infarto".

"Non uscivo più di casa, - racconta - la mia vita si era accartocciata, e la mia carriera con lei".

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE