In mostra i reperti archeologici rinvenuti negli scavi a Castello

La ferma intenzione dell’Esecutivo è stata annunciata sabato durante l’assemblea dell’Aram dal sindaco Marco Bronzini che ha mostrato il progetto di sistemazione di alcuni locali nella casa comunale. In questo modo sarà possibile rendere visibili al pubblico gli importanti reperti archeologici raccolti in quattro anni di scavi ( in autunno sarà pubblicata una monografia).
Il lavoro interessa strutture che coprono un periodo di circa seimila anni, dal Neolotico al Basso Medioevo. Ed i risultati sono stati sorprendenti, come ha spiegato il presidente Alfio Martinelli. Gli esami effettuati dal Laboratorio di anatomia ed odontologia forense di Milano hanno così permesso di rilevare sangue umano su alcune punte di freccia. Inoltre sono stati unanimemente giudicati molti importanti i risultati delle ricerche su resti semicarbonizzati elaborati dal Laboratorio di archeobiologia dei Musei civici di Como e presentati in questi giorni al Congresso internazionale di Barcellona. Unico punto negativo – messo in particolare rilievo nel corso dell’assemblea – la mancata presentazione da parte di uno specialista di fama internazionale della perizia commissionatagli oltre dieci anni fa dall’Ufficio cantonale dei beni culturali sul tesoretto di quasi 900 monete medievali ( un unicum europeo) scoperto agli inizi degli anni novanta durante i primi sondaggi sulla collina. Il comitato dell’Aram solleciterà, per l’ennesima volta, le autorità cantonali affinché i dati peritali vengano forniti al più presto.
Senza dimenticare che gli scavi a Tremona- Castello sono meta di numerose visite guidate, oggetto di conferenze e tema anche di tesi di laurea ( a Neuchâtel Annachiara Sais ha ottenuto il massimo dei voti » . I lavori nel sito archologico proseguiranno anche quest’anno. La ripresa sarà per l’inizio di maggio ed è aperta a tutti gli appassionati di almeno 15 anni ( informazioni su www.aramti.ch).Intanto continua pure la preparazione del secondo opuscolo divulgativo realizzato dal gruppo Protezione beni culturali della Protezione civile.




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