Cerca e trova immobili
BANGKOK

David Carradine, il "Bill" di Tarantino, morto in un gioco autoerotico?

None
David Carradine, il "Bill" di Tarantino, morto in un gioco autoerotico?
BANGKOK - L'attore statunitense David Carradine è stato trovato senza vita in una camera di albergo di Bangkok, in Thailandia, lo scorso mercoledi'. L'attore 73enne, celebre in tutto il mondo per la sua interpretazione nella serie tv &quo...

BANGKOK - L'attore statunitense David Carradine è stato trovato senza vita in una camera di albergo di Bangkok, in Thailandia, lo scorso mercoledi'. L'attore 73enne, celebre in tutto il mondo per la sua interpretazione nella serie tv "Kung Fu" prima, e per essere stato Bill nell'opera di Tarantino "Kill Bill", si trovava in Estremo Oriente per girare un film.

Secondo quanto riportato a FOX News dal manager Chuckl Binder, l'assenza di Carradine è stata notata dalla troupe del film quando l'attore non si è presentato alla cena serale. Un produttore, salito in camera di Carradine, l'ha trovato senza vita.

Il giornale thailandese The Nation, citando una fonte di polizia, afferma che Carradine sarebbe stato trovato impiccato nella sua camera. Ulteriori sviluppi delle indagini hanno portato ad una rivelazione sorprendente: un responsabile della polizia thailandese ha affermato che l'attore è stato trovato «con una corda intorno al collo ed una intorno agli organi genitali. Le due funi erano poi attaccate a un attaccapanni nella sua stanza», ha dichiarato oggi in una conferenza stampa il generale Worapong Siewpreecha, della polizia di Bangkok. Si tratterebbe quindi di un gioco autoerotico finito in tragedia.

Red

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE