Con il 'lupo' di calvagna la storia del bandito luciano liboni
Roma, 14 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Il cineasta Stefano Calvagna, al suo sesto film porta sul grande schermo la vicenda privata e pubblica di Luciano Liboni, il bandito del quartiere capitolino Pigneto, soprannominato 'Il lupo', che venne ucciso dalle forze dell'ordine nel luglio 2004 in una sparatoria al Circo Massimo di Roma dopo mesi di latitanza. Liboni aveva ucciso un carabiniere, figlio di un tenente colonnello dell'Arma. 'Il Lupo' che da' anche il titolo alla pellicola, in distribuzione nelle sale il 23 marzo per la Poker Film, e' incarnato da Massimo Bonetti, tra i protagonisti del piccolo schermo con 'La squadra', al fianco di Marco Petrini, Antonella Ponziani, Claudio Angelini, Maurizio Mattioli ed Enrico Montesano.
Il protagonista della storia e' Franco, un ragazzo timido e con grandi difficolta' nei rapporti sociali. In eta' adolescenziale viene colpito duramente dalla morte del padre. L'evento genera in lui un malessere diffuso, compreso fino in fondo unicamente da Sara, sua sorella. Al fine di ottenere il denaro necessario per raggiungere l'illusione di una vita spensierata e libera dai fantasmi del passato, Franco si macchia di ripetuti crimini.
Al principio piccole rapine, poi aggressioni e traffico di stupefacenti, fino al piu' grave e feroce dei delitti: l'omicidio di un giovane carabiniere in servizio. Inizia per Franco un lungo periodo di latitanza, in cui avra' l'appoggio di Sara e di un amico d'infanzia, Mauro. Tra colpi di scena e inseguimenti in una Roma notturna e contraddittoria, la storia di Franco si concludera' tragicamente. Un film esplicitamente ispirato alla storia di Luciano Liboni che, tuttavia, per l'intera durata del film verra' chiamato Franco Scattoni, per evitare che la distribuzione della pellicola fosse rallentata da permessi di sorta, ma che, per un film che si dichiara di 'impegno civile' e basato su un fatto di cronaca assume un valore ben diverso.




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