E' morto il regista belga remy belvaux, aveva 40 anni
Parigi, 7 set. - (Adnkronos) - Il regista belga Remy Belvaux e' morto nella cittadina di Orry-la-Ville, a nord di Parigi, all'eta' di 40 anni. Nessuna notizia e' stata data dalla famiglia sulle cause del decesso. Nato nel 1966 a Namur, era il fratello del cineasta Lucas Belvaux e del regista Bruno Belvaux. Nel 1992, Remy Belvaux realizzo' il suo primo film, ''Il cameraman e l'assassinio'', che lancio' l'attore belga Benoit Poelvoorde. Il film fu premiato al festival di Cannes con due riconoscimenti. In seguito si e' stabilito a Parigi dove si e' occupato soprattutto della realizzazione di film pubblicitari.
''Il cameraman e l'assassino'' e' stata una pellicola che ha suscitato grande attenzione da parte della critica. Colto, allegro e chiacchierone, Benoit e' un omicida periodico, dedito all'eliminazione di ''pesci piccoli'' (vecchi, pensionati, donne sole). Una piccola troupe lo segue e filma i suoi delitti. Delitto dopo delitto (16 in tutto), la distanza tra l'assassino e chi lo filma diminuisce fino ad annullarsi. Il risultato e' un film estremo con importanti risultati teorici. E' una ''fiction'' ma e' girato come un documentario. Fa ridere e vergognare di aver riso. Dice che il male e' impenetrabile e che al cinema puo' soltanto essere messo in scena ma che, mettendolo in scena o guardandolo, se ne diventa complici. Dimostra che il cinema e, a maggior ragione, la Tv stanno procedendo verso l'indecidibilita' delle immagini: sono vere o false, registrazioni della realta' o la sua messa in scena o una via di mezzo?




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