Il figlio del diavolo torna sul grande schermo

Il film è stato lanciato in tutto il mondo il 6/6/06, una data che dovrebbe far tremare i superstiziosi e gli esperti in simbologia. Nell’Apocalisse di San Giovanni, 13:18 si legge: “Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei”
Il sei è stato spesso caricato di significati ambivalenti, anche negativi, come l'essere assimilato al peccato o addirittura, all'Anticristo, secondo la visione dell'apocalisse biblica.
Il film racconta la venuta dell’anticristo, incarnatosi in un giovane ragazzo chiamato Damien, in una nuova versione che viene definita più ‘viscerale’.
La moglie dI Thorn, Kathryn, ha superato un parto difficile e non sa ancora che il bambino è morto. Anche se è distrutto da questa perdita, la preoccupazione principale di Thorn è per Kathryn, che ha già sofferto due aborti spontanei. Il prete dell’ospedale mostra a Thorn un altro bambino nato quella notte e che ha perso la madre, morta durante il parto. Il prete convince Thorn a riconoscere il bambino come loro: Kathryn non conoscerà mai la verità e il figlio, che chiameranno Damien, verrà cresciuto come frutto del loro sangue e della loro carne. Ma alcuni fatti, tutti collegabili a Damien, che in quel momento ha solo cinque anni, sono decisamente inquietanti. Damien non è un bambino come gli altri, ma l’Anticristo che è stato a lungo profetizzato.
6/6/06/: il prefisso per l'inferno non mette paura
La data 6/6/06 secondo cabalisti ed esoterici, riporta a quel 666 ritenuto 'il numero della Bestia' ossia di Satana. Sarebbe l'inizio dell'avvento dell'Anticristo che precede la fine del mondo: per questo sono state molte le donne in stato interessante che in Spagna e in America Latina, spinte dalla superstizione, hanno chiesto di poter anticipare o posticipare il parto al fine di non mettere alla luce un figlio sotto il segno dell'Anticristo.
E mentre in Spagna, nell'ospedale galiziano della Coruna, sono previsti oggi 6 parti - ecco ancora il numero sei - nei cinema è attesa la prima del film 'La Profezia', remake della pellicola degli anni '70 'Omen', che racconta della venuta dell'Anticristo sotto le spoglie di un bambino.
Chi partorirà oggi può stare tranquilla. A dirlo, rassicurante, è un gesuita australiano, padre Richard Leonard, il quale ha fatto bene i calcoli sulla base dei libri sacri ed é arrivato alla conclusione che la temuta data in realtà è già passata. "Il significato dato al numero 666 viene da un passaggio del Libro della rivelazione della Bibbia - dice il gesuita - in cui si avverte di 'calcolare il numero della bestia', e indica tale numero nel 666.
Tuttavia, quando il Cristianesimo ha incorporato il calendario romano, nel 4/o secolo, il monaco che lo ha compilato, Dionysius Exiguus (Dionisio il Piccolo), ha commesso un errore di calcolo che secondo alcuni cronologisti sarebbe di 4 anni, 7 per altri". "Possiamo dunque presumere che Satana sappia che il sesto mese del 2006 è stato in vero il 6 giugno del 2002", spiega Leonard aggiungendo: "Io prendo troppo sul serio il Male, per pensare che un film come Omen ci dica qualcosa di vero o importante".
Al gesuita australiano fa eco la Chiesa ortodossa russa che ha sentito anch'essa la necessità di tranquillizzare i fedeli. "Non abbiate paura!, un insieme di cifre menzognere è utilizzato per confondere lo spirito della gente", ha tuonato il metropolita Kirill, numero due del patriarcato di Mosca. Il prelato, dagli schermi di Rossia (il secondo canale televisivo), avverte che questa superstizione conduce l'uomo "non verso la salvezza ma verso il peccato". "A differenza dei pagani che avevano paura di eclissi, presagi e numeri infausti, i cristiani non devono temere nulla salvo Dio", chiosa da parte sua Vsevolod Ciaplin, portavoce del patriarcato.









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